Riceviamo e pubblichiamo le parole del sindaco di Siracusa, Francesco Italia per la celebrazione del 4 novembre, festa delle forze armate.
E’ un 4 Novembre diverso dai precedenti. Oggi celebriamo le Forze Armate Italiane, presidio della nostra libertà e strumento per la concordia tra le Nazioni e tra i Popoli, contro ogni guerra, ogni violenza, ogni sopraffazione. E rendiamo omaggio ai nostri contadini-fante, una buona parte dei quali anche siracusani, che oltre 100 anni combattevano sul fronte austro ungarico per portare a compimento l’unificazione d’Italia, in quella che fu l’ultima guerra del Risorgimento nazionale. Rendendo loro omaggio, ricordiamo non solo la loro memoria ma anche il loro anelito alla patria e alla creazione di uno stato democratico. Il nostro pensiero in questi momenti va però anche ad una guerra che si sta combattendo proprio ai confini di quella Nazione Europa che questo evento aveva dimenticato. I massacri e le sofferenze della trincea, ricordati dalle foto e dalle immagini in bianco e nero, nella nostra attualità sono sostituiti dalle immagini a colori di distruzione e di morte che le televisioni in questi mesi ci hanno mostrato. Immagini che mai avremmo pensato di rivedere in Europa dopo decenni di pace. Da quei sacrifici nacque quell’identità nazionale che, superata la Seconda guerra mondiale, gettò le radici stesse dell’Italia repubblicana che avrebbe poi condiviso l’idea di pace e di Europa Unita con le altre Nazioni del Vecchio Continente. Idee e valori che speriamo prima possibile possano allargarsi ad altri popoli e ad altre Nazioni. Perché l’Unione Europea possa continuare ad essere luogo di dialogo, di integrazione, di nuova solidarietà. In questo lungo percorso le Forze Armate italiane sono sempre state al servizio del Paese, operando per assicurare la sovranità nazionale e per rafforzarne l’immagine internazionale. E’ anche per questi valori che oggi celebriamo le Forze Armate Italiane, presidio della nostra libertà e strumento per la concordia tra le Nazioni e tra i Popoli, contro ogni guerra, ogni violenza, ogni sopraffazione.
Francesco Italia
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