Il progetto definitivo del nuovo ospedale di Siracusa prende la strada di Palermo destinazione Conferenza dei servizi decisoria davanti alla Commissione regionale dei Lavori Pubblici.
Questa mattina l’ultimo passaggio del Commissario Straordinario, Giusi Scaduto, che, in collegamento dalla sua nuova sede prefettizia di Lucca, ha presieduto la conferenza dei servizi convocata nella sede della Struttura tecnica di Supporto, in via Archia, e conclusa poco dopo le 15.
All’appuntamento tutte le amministrazioni competenti. Dal Comune di Siracusa, presente con il sindaco e l’ufficio Urbanistica, al Commissario del Libero Consorzio, dal Genio Civile alla Soprintendenza, dal Direttore del Parco Archeologico al dirigente dell’ARPA, dal Commissario dell’ASP all’Anas, dal Consorzio di Bonifica 10 all’Autorità di Bacino, dai Vigili del Fuoco al Servizio S15 per il Rischio Antropico e Ambientale, tutti presenti per consentire l’acquisizione dei pareri sul Progetto Definitivo consegnato dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese il 28 giugno scorso e poi sottoposto a verifica con l’acquisizione del parere positivo il 21 settembre scorso. Al tavolo anche i gestori di servizi – Telecom, Enel Distribuzione, Siam, Italgas – che provvederanno, come si legge in una delle tavole del progetto comprensiva già dei preventivi presentati, alle opere di competenza.
Nel pomeriggio la firma di Giusi Scaduto sul contratto con i progettisti del raggruppamento di imprese.
La parte tecnica, quindi, procede senza alcuna esitazione sembrando smentire, così, chi aveva ipotizzato, addirittura, che tutto fosse fermo e che addirittura bisognasse tornare alla partenza come nel gioco dell’oca.
L’aumento del piano finanziario sarebbe dovuto ad alcune modifiche alla struttura sismica e idrogeologica. Nel progetto definitivo una corposa relazione geotecnica sulle fondazioni con relative prove di peso del carico.
Il sindaco Francesco Italia ha recentemente lanciato l’allarme dopo aver letto la relazione finale del Commissario Straordinario. “Mancano 147 milioni di euro, – ha detto – si attivi la Deputazione regionale. Gli onorevoli Spada e Gilistro dicono che i soldi potrebbero arrivare dal Piano di sviluppo e coesione? Bene, sono contento. La strada avviata per raggiungere l’obiettivo è quella della condivisione nel lavoro per questa città”.
Il deputato nazionale Luca Cannata proprio ieri ha detto che nel decreto legge 1416 (cosiddetto Dl Sud) su “misure per il rilancio dell’economia nelle aree del mezzogiorno del Paese Italia” ci sono anche impegni per i fondi per il nuovo ospedale di Siracusa
Il progetto finale del Raggruppamento tra Proger, Manens e Ingegneria Architettura ha mantenuto – come nell’idea iniziale – le stanze singole, ma ha lavorato sull’eliminazione di altre parti meramente estetiche. Insomma, costi superflui.
“Costi di costruzione in linea con altri ospedali che, tra l’altro, – dicono i progettisti -non hanno stanze singole per i pazienti”.
In città, intanto, qualcuno ha rimesso in discussione la scelta dell’area. Polemiche che appaiono adesso superate dall’avvio delle procedure espropriative.
Una querelle politica, più che altro. Con i tecnici pronti a sostenere che le iniziali opzioni indicate, a suo tempo, dal consiglio comunale sarebbero costate molto di più in termini di esproprio e di infrastrutture. “A svantaggio dell’ospedale”, aggiungono.
Il sindaco non entra nel merito di queste osservazioni e ribadisce che “si tratta di un progetto regionale con tanto di Commissario”.
Il progetto definitivo pronto, adesso, per la Conferenza dei servizi della Commissione regionale dei Lavori Pubblici ha tutte le caratteristiche di un DEA di II livello. Cosa che, norme alla mano, non significa l’automatica concessione del Dipartimento di emergenza accettazione.
Otto sono quelli possibili in Sicilia in base alla proporzione degli abitanti. Sette sono già stati istituiti. Ne mancherebbe uno.
Siracusa è stata inserita in una macro area che comprende Catania e Ragusa. Nel capoluogo etneo ne esistono già tre, tutti molto vicini: Garibaldi, Cannizzaro e Policlinico distanti, tra di loro, poche centinaia di metri.
Per l’istituzione del DEA a Siracusa servirebbe una modifica alla norma, ma alla Deputazione, in questa fase, è meglio non chiedere troppo e impegnarla a far diventare reale quella “informale” disponibilità di 147 milioni di euro sussurrata da Palermo.
Intanto filtrano anticipazioni dal corposo faldone (oltre 5000 pagine distribuite nei 319 file dei 5 elaborati che formano il progetto) su quella che sarà l’organizzazione dipartimentale della struttura.
Il Progetto Definitivo conferma l’organizzazione del nuovo Ospedale di Siracusa per intensità di cura, articolando le unità di degenza in aree funzionali omogenee e promuovendo l’attività di tipo dipartimentale. Un percorso costruito dai progettisti insieme alle varie direzioni dei dipartimenti.
Le unità di degenza afferenti all’area medica, chirurgica e materno-infantile sono distribuite all’interno dei “blocchi B, C, D, E” secondo uno schema pressoché analogo, con lievi differenze in base alle destinazioni d’uso specifiche. In generale, si riconosce all’interno di ciascuna area dedicata alle degenze la presenza media di due unità operative dimensionate per ospitare circa 18-22 posti letto che si caratterizzano per intensità di cura omogenea e condividono alcuni spazi e locali necessari ai fini autorizzativi in termini di accreditamento sanitario.
In particolare si fa riferimento alle seguenti discipline:
• Piano primo: Cardiochirurgia/Chirurgia vascolare; Neurochirurgia/Chirurgia plastica.
• Piano secondo: Lungodegenza/Geriatria; Pneumologia/Oculistica; Chirurgia generale/Chirurgia pediatrica
• Piano terzo: Oncologia/Terapia del dolore, OTR/Urologia; Ortopedia e traumatologia/Chirurgia maxillo facciale; Nefrologia/ Radioterapia.
Particolare approfondimento ha richiesto la parte dedicata a ciò che viene chiamato “isolamento sismico”. Una serie di isolatori elastomerici (si utilizzano per l’isolamento alla base di strutture inserendosi tra la parte superiore della costruzione e le sue fondazioni) renderanno la costruzione più “elastica”. L’azione sismica (sono state effettuate prove nel terreno) sarà notevolmente ridotta nei piani in elevazione. L’ospedale rientrerà in quella tipologia di struttura sanitaria costantemente operativa dopo qualsiasi eventuale evento sismico. Sono centinaia le pagine del progetto dedicate alla questione.
Il progetto definitivo approvato oggi dalla Conferenza dei Servizi passa, come detto, alla Commissione regionale dei Lavori Pubblici che dovrà approvarlo nella sua interezza. Da quel momento partiranno i 60 giorni entri i quali i progettisti dovranno presentare il Progetto esecutivo.
Il Commissario Straordinario, che in questi anni non ha mai mancato di ribadire il grande impegno degli uffici degli Enti coinvolti, esaurirà il proprio compito il prossimo 7 novembre. Da quel giorno tutto il carteggio passerà nelle mani dell’ASP.
Prospero Dente
Aggiungi un commento