Nella bolgia di Nea Smyrni, l’Ortigia sbatte sul Panionios e su un arbitraggio non impeccabile, uscendo sconfitta dopo una gara passata a inseguire. I biancoverdi entrano in acqua un po’ contratti, sprecando in fase offensiva e subendo, soprattutto a uomini pari, il gioco dei greci, che riescono a portarsi avanti fino al 3-0. La partita non promette bene, ma negli ultimi 30 secondi l’Ortigia la rimette in carreggiata con i gol dai due metri di Napolitano e Giribaldi. La seconda frazione comincia ancora con un acuto dei padroni di casa, che allungano con Gounas, ma i biancoverdi rispondono sempre dai due metri con Bitadze (a uomo in più). La squadra di Piccardo è viva e ha anche l’occasione di pareggiare, ma spreca una ghiotta doppia superiorità. Il Panionios non perdona e poco dopo trova la rete del 5-3 con Kopeliadis, a uomo in più. I ritmi sono più alti, l’Ortigia difende con intensità e riparte, trovando il -2 con un bel tiro di Ferrero. Nell’azione successiva, però, i greci allungano di nuovo in superiorità, ma ancora Ferrero, con una bella conclusione, segna il 6-5 con cui si va all’intervallo lungo. Il pareggio arriva finalmente nella prima metà del terzo tempo, grazie alla rete di Cassia, ma l’equilibrio dura pochissimo. I padroni di casa, infatti, centrano il nuovo sorpasso con Ukropina, quindi, dopo un attacco fallito dall’Ortigia, trovano in superiorità le reti pesantissime che portano il match sul 9-6, tra le proteste dei biancoverdi. Proteste dovuta al fatto che la nona rete del Panionios arriva su un uomo in più giocato dai greci mentre Tempesti stava chiedendo all’arbitro di fermare il gioco per un infortunio alla mano, che lo costringe a farsi medicare. Nel quarto tempo, che inizia senza Tempesti (a bordo vasca per ricevere le cure), il Panionios tiene a distanza i biancoverdi, che ci provano ma non riescono mai a ridurre il divario. Alla fine, vittoria e tre punti per i greci, che scavalcano in classifica l’Ortigia. Discorso qualificazione ancora aperto, ma adesso molto più complicato.
A fine match, il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, accetta la sconfitta ma non risparmia qualche frecciatina alla gestione dell’arbitraggio: “A tratti la situazione è stata surreale, le decisioni degli arbitri sono state spesso difficili da comprendere, soprattutto quella sul gol del 9-6 del Panionios, quando Stefano avvisa l’arbitro di essersi fatto male e, mentre sta parlando con lui, il Panionios gioca l’uomo in più e segna. Stessa cosa all’inizio della quarta frazione, quando non ci hanno dato il tempo di medicare Stefano e abbiamo dovuto cominciare senza di lui. Sono due reti pesanti che fanno la differenza in una partita come questa. Ciò detto, abbiamo preso troppi gol, non abbiamo risposto bene nella fase difensiva e poi ci siam fatti mangiare dalla voglia di concludere. Avevamo inoltre tanti giocatori gravati da due falli e a quel punto è diventato difficile anche gestire le rotazioni”.
“All’inizio abbiamo preso tre gol catastrofici – continua Piccardo – poi ci siamo ripresi ma abbiamo trovato anche un Galanidis che ha fatto una grande prestazione. Inoltre, è una piscina calda, l’ambiente condiziona sicuramente, ma come dirò ai miei ragazzi questa è la terza partita che giochiamo fuori casa in campi difficili ed è la terza volta che perdiamo. È successo con il Sabac, con il Savona e anche qui oggi. Dobbiamo crescere nell’approccio, perché una cosa simile non può accadere con questa continuità. Qualificazione? Ci sono ancora 6 punti, è tutto aperto”.
Della necessità di crescere in questo tipo di match, parla anche capitan Christian Napolitano: “Non siamo entrati bene in partita, ma anche gli arbitri ci hanno messo un po’ del loro, perché certe decisioni in acqua non si capivano. In più l’ambiente era molto caldo, spingeva i loro giocatori. Eravamo riusciti anche a riprenderli, ma poi ci siamo innervositi e la gara ci è sfuggita di mano. Al di là di questo, però, noi dobbiamo migliorare, queste sono fasi che fanno parte del piano di crescita del gruppo. Il Panionios è una squadra fortissima, con grandi giocatori, non è facile vincere qui. Ce la siamo giocata fino al terzo tempo, poi dopo quell’episodio di Stefano ci siamo innervositi e abbiamo perso lucidità. Adesso giocheremo le prossime due partite da dentro o fuori, come se fossero due finali. Non è un momento semplice, ma sono fiducioso per il futuro ”.
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