Moltissimi genitori degli alunni dell’Istituto Archimede e tanti docenti assieme al personale amministrativo, tecnico ed ausiliario della scuola, hanno risposto all’appello del Consiglio d’Istituto, con- vocato in seduta straordinaria ed aperta ieri pomeriggio, per un appuntamento che ha segnato l’inizio della mobilitazione per evitare la soppressione del XIII Istituto comprensivo Archimede, decisa dalla Conferenza Regionale per l’organizzazione della rete scolastica per l’anno scolastico 2024/2025 che, senza alcun preavviso, ha sacrificato la scuola di via Caduti di Nassiriya.
Grande è stata la partecipazione all’incontro, a partire dall’Amministrazione Comunale, guidata dal
sindaco Francesco Italia, che ha confermato la “grande sorpresa” sulla decisione che ha riguardato l’istituto “Archimede”, che si è ritrovato a subire uno smembramento tra altre due scuole senza alcuna giustificazione. A rappresentare l’Amministrazione anche il vice sindaco, Edgardo Bandiera, e l’assessore alle Politiche Scolastiche, Teresella Celesti. Ferma e decisa la posizione del Comune di Siracusa che ha dichiarato di opporsi in ogni sede e con ogni mezzo per evitare che la Scuola Archimede venga soppressa.
Presenti anche il deputato regionale Carlo Gilistro, i consiglieri comunali Damiano De Simone, Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco, la presidente della Consulta Civica, Zayra Sapienza, e i Rappresentanti dei Sindacati della scuola, Cettina La Paglia della Segretaria Provinciale Snals-Confsal guidata da Renato Marino, e Giuseppe Gentile, esponente della Segreteria Regionale Gilda-Unams.
Tutti sono stati accolti da uno striscione con la scritta “L’Archimede non si tocca”, realizzato da alcuni alunni dell’Istituto e dalla toccante testimonianza di due studentesse della Scuola secondaria di primo grado che hanno sottolineato il legame con l’istituto: “Questa scuola – hanno detto – ci è entrata nel cuore”. Numerosi e sentiti gli interventi, che hanno evidenziato la forte penalizzazione con la perdita di ben tre Istituti comprensivi e di un Istituto superiore per l’intera città di Siracusa, ma anche la grave mortificazione di una comunità scolastica, come quella dell’Archimede, che con i suoi 717 alunni, non era mai stata messa in discussione nel Tavolo Provinciale. “Dalle indicazioni date dall’assessorato alle Conferenze Provinciali, emerge, tra i criteri, che la pianificazione delle proposte di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica – ha evidenziato la dirigente scolastica Giusy Aprile – deve tenere conto della stabilità quinquennale delle scuole. Pertanto, ci si chiede il perché alcune scuole siciliane abbiano avuto una deroga, per qualche decennio, mentre l’Archimede viene spazzata via dalla sera alla mattina, improvvisamente e senza alcun preavviso.
Forte è anche il disorientamento delle famiglie – ha aggiunto – che, alla vigilia delle iscrizioni, non sanno come procedere e che hanno deciso di affidare alla nostra scuola la formazione dei propri figli. Genitori e docenti che, insieme ai nostri alunni, si sono visti cancellare, con un colpo di spugna, la scuola dove tutti abbiamo investito ed investiamo energie, con quella passione educativa che ha consentito ai nostri alunni di non perdere occasioni preziose di studio e di maturare esperienze significative che porteranno sempre con sé e che li aiuteranno a crescere”.
Nel corso dell’incontro, aperto dalla presidente del Consiglio di Istituto, Valeria Guzzardi, è stato ribadito da più parti che “Non si può mortificare la storia della città di Siracusa, né cancellare un’istituzione scolastica che porta il nome di Archimede dal 1890”. Si tratta della più antica tra le scuole di Siracusa, istituita nel lontano 30 dicembre 1861 con il nome di “Primo Corso di Reale Scuola Tecnica in Siracusa”. Dal 1890 la “Reale Scuola Tecnica” venne intitolata al grande studioso delle scienze, l’illustre siracusano Archimede. “Una scuola che è stata ed è punto di riferimento cul- turale per intere generazioni – ha detto la presidente del Consiglio d’Istituto Valeria Guzzardi -. Una ricchezza significativa fatta di pluralismo, radicamento sul territorio e capacità di portarsi avanti con volontà e impegno. Una scuola che ha forgiato la classe dirigente di questa città e che, in questo momento, si coagula intorno alla forza di reagire e di cooperare per fare in modo da evitare questo scippo”.
La seduta aperta del Consiglio d’Istituto si è conclusa con un forte e accorato appello all’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano, affinchè venga rivisto il Piano regionale e venga salva- guardato l’intero patrimonio culturale e umano che rappresenta l’Istituto Archimede non soltanto per la città di Siracusa.
Siracusa
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