“È arrivata una grande sconfitta per il territorio di Siracusa! Lo scippo della Camera di Commercio di Siracusa diventa definitivo.”
A dirlo è Pippo Gianninoto, per conto dell’associazione Territorio Protagonista 2016, commentando la recente sentenza della Corte Costituzionale che ripristina l’accorpamento con Catania e Ragusa.
“Un grande grazie comunque va ai deputati della passata legislatura, con in testa l’on. Prestigiacomo che hanno cercato in tutti i modi di modificare una legge di riforma iniqua che di fatto ha abolito l’attività dell’ente siracusano. Una battaglia a testa alta contro un sistema di potere fortissimo e radicato, con la complicità dei vari Presidenti della Regione a partire da Crocetta.
Uno scippo duro da digerire – prosegue Gianninoto – anche perché ricordo che Unioncamere aveva inserito nell’elenco delle 60 Camere anche quella tra Siracusa e Ragusa e solo all’ultimo minuto, con la complicità del Governo Regionale Siciliano, fu preferita Sassari (che ha solo 30.000 imprese registrate), facendo perdere all’isola ben 5 camere di commercio su 8. Un capolavoro!
Adesso però – realizza Gianninoto – si deve necessariamente andare avanti e riuscire nel più breve tempo possibile ad eleggere i nuovi organismi della Camera del Sud Est, in maniera democratica e garantendo la equa rappresentanza ai tre territori accorpati.”
Secondo Gianninoto parte allora una nuova battaglia e sfida: quella di riuscire a rinnovare gli organismi di governo della Grande Camera “con uno statuto modificato in senso <<federale>> e un protocollo tra le associazioni coinvolte che assicuri lo svolgimento delle elezioni in legalità e trasparenza, con la Presidenza della Regione stavolta a far da garante.”
“Si insedi un tavolo regionale tra Governo e Associazioni e si scriva uno Statuto condiviso e un Protocollo, che beninteso non deve servire solo per la Camera del Sud EST ma anche per le altre Camere accorpate, e si dia mandato ai Commissari di approvarlo prima di dare il via al rinnovo degli organismi” è la proposta di Territorio Protagonista.
“Uno statuto che assicuri le stesse prerogative che il decreto legge 104/2020, poi convertito in legge, ha consentito a tutte le altre Camere che hanno iniziato – purtroppo – dopo quelle siciliane il processo di accorpamento, ovvero che le sedi accorpate, nel nostro caso Siracusa e Ragusa, non siano sedi di sola rappresentanza ma sedi legali al pari della capofila con un Vice Presidente, dirigenti ed organi a cui affidare in un contesto unitario, ma garantendo autonomia, le attività istituzionali e il funzionamento dei servizi. E che la rappresentanza dei consiglieri camerali debba rispettare la territorialità e non l’appartenenza di categoria.”
“Si può fare questo percorso democratico? – si chiede in conclusione Gianninoto – Penso e spero di sì anche se sappiamo bene che purtroppo in questa Sicilia prima sono stati messi al centro i grandi interessi legati alle infrastrutture, leggi aeroporti ecc., e poi quelle delle imprese diffuse su un territorio che è come una piccola nazione; imprese che debbono essere messe in condizione di garantire sempre più ricchezza e occupazione.”
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