Grazie per averci insegnato a non rassegnarci e a lottare per abbattere il muro di silenzio e omertà”. Questa la frase sulla targa dedicata a Mario e Giuseppe Francese ai quali è stata intitolata un’Accademia sartoriale nata recuperando un bene confiscato alla mafia.
L’inaugurazione questa mattina, in via Bansizza a Siracusa a poche decine di metri dalla casa natale del giornalista ucciso a Palermo il 26 gennaio del 1979. A scoprire la targa, insieme al Prefetto Raffaela Moscarella e al sindaco Francesco Italia, Giulio Francese, uno dei figli.
L’Accademia sartoriale rientra in un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno che, con il contributo del Ministero della Giustizia, darà un’occasione di riscatto a giovani fuoriusciti dai circuiti penali.
Il progetto “Le Tele di Aracne” è stato elaborato dal Comune di Siracusa ed ha ricevuto il finanziamento “Pon Legalità 2014-2020” promosso dal Viminale per favorire “L’inclusione sociale attraverso il recupero di beni confiscati alle mafie”, per un importo di 836.561,80 euro a fondo perduto. A gennaio partirà la formazione per venti giovani ad alto rischio di marginalizzazione (ragazzi e ragazze), affidati all’Ufficio per l’esecuzione penale esterna o al Tribunale, e figli di detenuti. Alla fine del percorso ne verranno assunti dieci.
Attraverso una procedura di pubblica evidenza è stata individuata e costituita una rete di imprese di cui fanno parte, oltre al Comune di Siracusa, associazioni di categoria, enti del terzo settore e del volontariato che gestirà la sartoria sociale: Passwork (Società Cooperativa Sociale), CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e delle PMI) Siracusa, Fondazione Val di Noto ed Ermes Comunicazione. Infine, come partner tecnico, la Fondazione dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico.
“Sono particolarmente felice che questa intitolazione avvenga nella città di mio padre – Giulio Francese – Le Tele di Aracne contribuirà a cucire un rapporto ancora più stretto tra la memoria di mio padre, e anche quella di Giuseppe, e la città che gli ha dato i natali. Un progetto importante perché offrirà una seconda opportunità di cambiare percorso e di riscattarsi ai giovani che verranno selezionati”.
“Un grazie all’ex Prefetto Giusi Scaduto – ha aggiunto il segretario provinciale di Assostampa Siracusa, Prospero Dente – che ha voluto fortemente questa intitolazione. Mario e Giuseppe Francese sono patrimonio di questa città e come Assostampa rinnoviamo sempre la loro memoria”.
“Il titolo del progetto sintetizza molto efficacemente lo spirito e le finalità che lo animano – ha dichiarato il prefetto di Siracusa, Raffaela Moscarella – In particolare valorizzerei il concetto della tela, come ordito che raccoglie ed unisce due o più fili per realizzare un unico tessuto. Nella rete di Aracne si ritrovano insieme tutte le istituzioni che hanno partecipato al progetto (Ministeri comune, prefettura) ma anche le tante realtà economiche e sociali che lo sosterranno. Dal concetto di solidarietà a quello di coesione sociale, dalla formazione alla produzione per ridare nuova linfa alla legge sull’uso sociale dei beni confiscati”.
“Questo progetto si basa sulla concezione di comunità che non lascia nessuno indietro e crea futuro – ha detto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia – Un’azione che ridà vita ad un immobile confiscato e si pone l’obiettivo di dare energia al tessuto economico della nostra città. L’accademia sartoriale nasce in un quartiere non privo di criticità ma per il quale l’Amministrazione ha avviato una serie di attività di recupero e rilancio. Essa rappresenterà un’opportunità per il futuro di giovani alla ricerca di un’alternativa rispetto a un destino che spesso appare segnato. Avranno la possibilità di imparare un mestiere in cui gli italiani sono maestri e di realizzarsi dando sfogo alla loro creatività, producendo capi sartoriali”.
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