La maggioranza di governo a Solarino mette nelle mani dell’assessore regionale agli Enti Locali le sorti del consiglio comunale. Dimissioni per i sei consiglieri vicini al sindaco Peppe Germano e commissariamento possibile per il civico consesso.
Il terremoto politico ha scosso oggi Solarino e le ripercussioni potrebbero colpire altri centri della provincia.
Al centro della clamorosa decisione una sorta di ribellione a quello che, senza mezzi termini, lo stesso sindaco Germano definisce il “sistema Carta” (sindaco di Melilli e deputato regionale).
A rimettere il mandato Rosa Bazzano, Rosalia Bellafiore, Salvatrice Cassia, Sebastiano Mortellaro, Francesca Oliva, Amalia Valenti, i sei consiglieri comunali di maggioranza che ieri hanno protocollato in Comune le loro dimissioni irrevocabili.
“Preso atto – si legge nella lettera di dimissioni – della grave situazione politica che da qualche mese impedisce l’espletamento delle funzioni del massimo consesso comunale in un clima sereno e costruttivo. Che il trasformismo politico di alcuni consiglieri comunali, che inizialmente avevano condiviso il progetto politico che i cittadini hanno approvato con l’elezione del Sindaco Germano, ha fatto venir meno all’interno dell’aula consiliare un confronto democratico finalizzato all’attuazione del programma politico nell’interesse del paese creando di converso uno stato di rapporti e di dialettica all’interno dell’aula al limite della prepotenza; dato atto che le forze politiche non hanno trovato al loro interno e tra loro quegli elementi di coesione necessari per continuare ad espletare le loro funzioni nell’interesse supremo della città rendendo impossibile portare avanti qualsiasi iniziativa: considerato che il venir meno della coincidenza tra attività amministrativa del Sindaco e della Giunta con quella del Consiglio Comunale sta creando una paralisi amministrativa e che per tale motivo ci siamo determinati ad assumere una decisione dolorosa ma a questo punto inevitabile”.
Ad innescare la miccia il passaggio dei tre consiglieri del gruppo Carta dai banchi della maggioranza a quelli di opposizione.
Un rapporto teso sin dall’inizio quello tra Germano e il suo collega melillese, sussurrano a Solarino. Troppe le richieste “borderline” avanzate dall’ ingombrante alleato, trapela dal palazzo comunale. Rimpasti e addirittura la richiesta secca dell’assessorato ai Lavori pubblici “non compreso nell’accordo iniziale”, precisa Germano.
Sindaco che, prima di parlare con TamTamTv, ha affidato ad un lungo post sulla sua pagina Facebook la sua versione. “Purtroppo, – si legge – durante questi mesi, una componente importante che aveva sposato il nostro progetto politico ha deciso di andare verso altri lidi perché il sottoscritto non si è voluto piegare a vecchie logiche politiche e si è rifiutato di farsi colonizzare da altri comuni. Questi consiglieri, tradendo il mandato elettorale, hanno dato forza a coloro i quali hanno governato per 30 anni la nostra comunità (con i “risultati” che voi tutti sapete) ma che, le ultime elezioni, avevano decretato come minoranza consiliare. Questo smottamento, irrispettoso del volere popolare, ha causato una sostanziale parità numerica in Consiglio comunale ed un conseguente immobilismo. Il buon senso vorrebbe che, tutti i consiglieri, vincitori e vinti, ognuno per il proprio ruolo, lavorassero per il bene della comunità, purtroppo, da diversi mesi, assistiamo invece, ad uno spettacolo indecoroso nell’aula del Consiglio Comunale, dove la priorità è diventata quella di contrastare, strumentalmente, la mia persona e l’attività dell’ amministrazione eletta nel giugno 2022″.
“Le dimissioni dei consiglieri comunali – ha spiegato Germano – rappresentano un gesto estremo per amore della città e per fare in modo che l’attività dell’Amministrazione non venga strumentalmente rallentata e che Solarino paghi un prezzo ingiusto e irragionevole. Un gesto di estrema fiducia nei confronti della mia persona che, se da un verso mi addolora, dall’altro mi emoziona e mi carica ancora maggiormente di responsabilità. Sindaco e Giunta restano saldamente alla guida di questa meravigliosa città che amiamo follemente e che serviremo fino all’ultimo giorno del mandato, fino all’ultima goccia del nostro sangue”.
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