Non si farà la Commissione speciale sul nuovo ospedale. Così ha deciso ieri sera il consiglio comunale, riunito sotto la presidenza di Alessandro Di Mauro, bocciando la proposta di Franco Zappalà e redatta, su input della Capigruppo, dal settore Affari istituzionali. Via libera, invece, all’ordine del giorno di Paolo Romano sull’allargamento di via Teti, mentre gli altri due punti in discussione (la costituzione della Consulta comunale della scuola e dell’educazione e le problematiche del Porto grande) saranno affrontate in un’altra occasione.
La proposta di istituzione della commissione sul nuovo ospedale è stata bocciata con 14 no, 11 sì e 2 astensioni. Zappalà ha illustrato la sua idea in apertura di dibattito spiegando che l’obiettivo era di capire cosa stia succedendo nell’iter dell’appalto e cosa manchi affinché la città possa essere dotata di un nosocomio moderno e rispettoso della dignità dei malati. Nella formulazione arrivata in aula l’organismo doveva essere composto dai capigruppo consiliari che, una volta insediati, avrebbero eletto un presidente e un vice. La commissione sarebbe rimasta in carica per sei mesi e avrebbe dovuto redigere una relazione finale da sottoporre al voto del consiglio comunale. I componenti non avrebbero percepito il gettone di presenza per le riunioni.
Al dibattito hanno dato il loro contributo i consiglieri Paolo Cavallaro, Paolo Romano, Cosimo Burti, Luciano Aloschi, Andrea Firenze, Giovanna Porto e Massimo Milazzo. Le posizione si sono divise tra chi sottolineava la funzione di controllo dell’organismo e chi lo riteneva poco utile perché la materia è fuori dalle competenze del consiglio comunale, il quale già contempla una commissione di studio sulla Sanità.
Disco verde all’unanimità sulla necessità di impegnare l’Amministrazione a trovare una soluzione per via Teti. Illustrando il suo ordine del giorno, Paolo Romano ha spiegato che si tratta di una delle strade a doppio senso di marcia che collegano Cassibile e Fontane Bianche. Molto transitata soprattutto nei mesi estivi, le dimensioni della carreggiata sono però tali da costringere le auto a percorrerla a senso alternato e con difficoltà particolari per i mezzi di soccorso che rischiano di restare bloccati. La necessità di trovare una soluzione al problema di via Teti è stata affermata in aula anche da Giuseppe Casella e Luciano Aloschi.
La strada dal 2014 è inserita tra quella soggette a pubblico transito, ma, come ha spiegato il dirigente del settore Mobilità Jose Amato, non è stata acquisita al patrimonio comunale. Chiarendo che per l’opera è necessario comunque postare in bilancio i fondi necessari, Amato ha spiegato che per allargare la strada occorre espropriare i terreni necessari, progetto che prevede tempi lunghi e costi elevati. Intanto, ha aggiunto, si potrebbe facilitare la circolazione installando un semaforo che regoli il transito alternato dei mezzi.
Per quel che riguarda gli altri argomenti all’ordine del giorno, la proposta di costituzione della Consulta comunale della scuola e dell’educazione è stata ritirata dalla Presidenza del consiglio comunale perché carente di alcuni pareri, mentre il dibattito sul Porto è stato affrontato per linee generali. La proponente, Alessandra Barbone, ha ritirato il suo documento che, però, è stato fatto proprio da due firmatari, Cosimo Burti e Damiano De Simone. Dopo gli interventi di Ferdinando Messina, Sergio Bonafede, Paolo Romano e Ivan Scimonelli, il Consiglio ha deciso di investire della questione le commissioni competenti con l’obiettivo di arrivare a una adunanza aperta.
In apertura di seduta, nello spazio dedicato alle comunicazioni dei consiglieri, sono interventi Angelo Greco (che ha parlato di autonomia differenziata e della Polizia municipale), Paolo Romano (ha denunciato episodi violenti alla guardia medica di Cassibile) e Paolo Cavallaro (che evidenziato episodi di scarsa sicurezza selle strade).
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