La cerimonia dell’Amministrazione comunale di Siracusa per l’inaugurazione della “Casetta dell’acqua” nel carcere aretuseo, giovedì scorso, ha rappresentato l’occasione per il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone, invitato dal sindaco Francesco Italia all’evento, per effettuare un primo sopralluogo, partendo proprio dalla struttura di contrada Cavadonna, agli ambulatori sanitari delle Case circondariali della provincia per verificarne le condizioni, i locali, il personale sanitario, servizi e apparecchiature in dotazione.
Al sopralluogo il manager Caltagirone è stato accompagnato dal direttore della Casa Circondariale Aldo Tiralongo, dal Garante dei detenuti per la Sicilia Santi Consolo e da Giovanni Villari Garante dei diritti delle persone private della libertà personale per il Comune di Siracusa.
Al rientro in Direzione generale, il commissario straordinario, come prima azione, ha deliberato, coadiuvato dai direttori sanitario e amministrativo Salvatore Madonia e Salvatore Lombardo, il conferimento degli incarichi libero professionali a 13 medici per la copertura totale dei turni h 24 nelle Case circondariali per un totale di 1.380 ore mensili che si integreranno alle ore già coperte dai medici di Continuità assistenziale e dai 3 medici titolari ex SIAS.
La deliberazione, che andrà in pubblicazione domenica 17 marzo, completa le procedure consequenziali al bando che il manager Caltagirone aveva disposto dando mandato all’Unita operativa Risorse Umane per la sua pubblicazione il 16 febbraio scorso, ritenendo necessario un intervento straordinario anche per le Case circondariali che lamentavano una carenza di personale medico che non si era riusciti a soddisfare.
“Ritengo opportuno e consequenziale – ha detto il manager Caltagirone al termine del sopralluogo – realizzare una serie di azioni, che possano consentire una migliore assistenza sanitaria ai detenuti, con un incremento immediato del personale medico a cui stiamo già provvedendo conferendo gli incarichi a 13 medici che hanno risposto al bando per l’assistenza sanitaria dedicata e la possibilità di dotare l’infermeria e gli ambulatori di apparecchiature adeguate. Elaboreremo un piano di interventi che preveda acquisiti di apparecchiature mancanti o la sostituzione di quelle obsolete, comprese quelle radiologiche, per dotare il personale medico ed infermieristico di dotazioni strumentali moderne e all’avanguardia necessarie all’assistenza non escludendo anche la possibilità di utilizzare nuove tecnologie nel campo della Telemedicina nonché unità mobili per evitare spostamenti, per quanto possibile, verso le strutture sanitarie esterne alle Case circondariali.
Anche l’assistenza specialistica dovrà essere oggetto di un ulteriore intervento immediato di potenziamento e di rimodulazione, tenendo conto delle branche di maggiore necessità per una adeguata e soddisfacente assistenza della popolazione carceraria”.
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