Un laboratorio per la realizzazione di prodotti in ceramica. Il progetto è stato inaugurato all’interno della Casa di reclusione di Augusta e impegnerà cinque detenuti seguiti da due maestri d’arte, Intelisano e Pantano, e una tutor, Anzelmo.
L’attività formativo-laboratoriale si inserisce nell’ambito di una progettualità che consentirà l’avvio di un percorso di formazione, propedeutica al reinserimento sociale e lavorativo.
La pianificazione del nuovo progetto arriva al termine di un attento lavoro della direttrice Angela Lantieri, della sua vice Francesca Fioria, del comandante della Polizia penitenziaria Dario Maugeri e dalla responsabile dell’Area Trattamento Barbara Longo. Si riattiva così, all’interno della struttura, di un’attività che vuole produrre manufatti artistici in ceramica da collocare sul mercato.
Gli attori coinvolti sono la Cooperativa Sociale “L’Arcolaio” partner del progetto Koinè, Presidio per la Giustizia di Comunità Sicilia Orientale, con interventi a favore delle persone in esecuzione penale e loro familiari, Ente capofila Cooperativa” Prospettiva Futuro”.
La cerimonia si è svolta nei locali della casa Reclusione di Augusta alla presenza Sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare, del Magistrato di Sorveglianza di Siracusa, Alessandra Gigli e di tante altre autorità.
“Il laboratorio è fondato sull’idea che la formazione sia la chiave fondamentale per un reinserimento sociale efficace. – ha dichiarato il sindaco Di Mare – I detenuti che prenderanno parte al progetto avranno la possibilità di acquisire competenze pratiche attraverso il laboratorio “artigianale” che sarà portato avanti da loro. Lo scopo del progetto, oltre ad insegnare abilità lavorative utili, è quello di promuovere lo sviluppo personale e creare una nuova prospettiva di futuro, concreta e professionale”.
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