Dopo un batti e ribatti che si protrae da diversi giorni sulla necessità di utilizzare il Teatro Greco come location per i concerti di Claudio Baglioni, Ludovico Einaudi, Elisa, Fiorella Mannoia e Gianna Nannini, , l’Assessore ai beni culturali di Siracusa, Fabio Granata, interviene sul suo profilo Facebook per chiarire la vicenda.
“L’Amministrazione di Siracusa – scrive Granata – ha scelto di ospitare il Tour di Claudio Baglioni con Orchestra sinfonica previsto in tre prestigiosi luoghi antichi di spettacolo come, oltre al nostro Teatro, le Terme di Caracalla e l’Arena di Verona.Ha voluto un nuovo Concerto di Ludovico Einaudi( voce e pianoforte) suggestivo e raffinatissimo e due concerti sostanzialmente acustici e di qualità top come quelli di Elisa e Fiorella Mannoia. Infine abbiamo deciso di ospitare il concerto di Gianna Nannini, unico con qualche “apertura” rock e che comunque non trascinerà orde di lanzichenecchi ma un pubblico attento e variegato, al quale comunque andranno comunicate alcune regole di comportamento durante lo spettacolo.Su quanto sia efficace e avanzata la copertura del Teatro realizzata dalle Maestranze dell’Inda mi sono già ampiamente soffermato.Si tratta della stessa struttura che ospiterà oltre 180 mila spettatori per gli Spettacoli Classici, Spettacoli che ultimamente hanno regie che utilizzano amplificazioni e effetti speciali con decibel spesso superiori a quelli dei concerti selezionati ..Sgombriamo poi il Campo da un’altra suggestione, quella relativa a ipotetici spazi alternativi. Gli artisti sono felici di venire a Siracusa anche perché attratti dalla straordinaria importanza del nostro Teatro e non sarebbero disponibili per alcune delle location che alcuni fantasiosamente elencano.L’unico vero problema riguarda la copertura lignea che protegge perfettamente ma che allo stesso tempo occlude la vista del Teatro ai Viaggiatori per qualche mese: ma non credo che, soppesando la tradizione centenaria degli Spettacoli Classici, la loro straordinaria unicita’ e importanza e la loro fondamentale funzione culturale e socioeconomica per la Città e per la Sicilia, qualcuno sano di mente possa non comprendere la scelta della sapiente copertura che cosi, con i Grandi concerti, viene mantenuta per 1 mese in più.L’essenza della questione e unico argomento ai miei occhi valido contro eventi di qualità diversi da quelli Teatrali, è rappresentato dal vulnus al patrimonio immateriale della immagine del Teatro Greco, alla sua percezione di Luogo dell’Anima legato alla Tradizione Classica che viene scalfita dalla “profanazione” di altri generi artistici: si tratta di un compromesso accettato che tiene conto della volontà di rendere variegata l’offerta culturale e sopratutto della importanza di creare le condizioni per prolungare e arricchire la forza d’attrazione di una stagione turistica delicata, quella della ripartenza dopo la morte civile della Pandemia, con i suoi intuibili risvolti economici positivi per la Città.E allora bisogna creare le condizioni per progettare una struttura interna al Parco e alternativa al Teatro Greco dove ospitare eventi diversi da quelli della Stagione Inda.Io so che questi progetti sono pronti e sono pensati in luoghi meravigliosi interni al Parco Archeologico dove sono realizzabili Arene temporanee perfette per i Concerti e per altri generi artistici.Ma su questi progetti proposti e finanziati dal Parco, l’attuale Governo della Regione ha sollevato perplessità e veti.Ecco allora il nocciolo della questione: urgente dare finalmente piena ed effettiva autonomia ai Parchi anche sulla linea culturale relativa agli eventi, con la garanzia della istituzione dei Comitati tecnico scientifici con la presenza dell’associazionismo legato al mondo del turismo oltrechè del mondo accademico e della ricerca archeologica.Comitati che insieme ai Direttori dei Parchi possano decidere eventi artistici e culturali che arricchiscano la Vitalità culturale del Parco e della Città.Insomma un grande dibattito e molte battaglie da fare ancora per la definitiva svolta nella organizzazione e nella vita del nostro meraviglioso Parco Archeologico”.
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