24 Novembre 2024

Gilistro (M5S): Con i Consigli Comunali dei Giovani si ricuce distacco tra nuove generazioni e mondo della politica

“Sono lieto di avere contribuito all’approvazione in Ars del disegno di legge che sancisce la nascita in Sicilia dei Consigli Comunali dei Giovani. Un organismo finalmente riconosciuto in via ufficiale e quindi realmente rappresentativo, attraverso il quale potremo ricucire il distacco attuale tra le nuove generazioni, la società e il mondo della politica. E iniziare così a lavorare per una classe dirigente rinnovata e competente, in ottica del necessario ricambio futuro”. Il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) commenta  così il provvedimento che ha ottenuto disco verde da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana e nato in Commissione Affari Istituzionali, con gli opportuni emendamenti suggeriti delle opposizioni.
Il progetto è rivolto agli studenti delle quinte elementari e delle scuole medie. Ogni Comune redigerà un regolamento per disciplinare le elezioni. Al Consiglio dei Giovani è riconosciuta la prerogativa di presentare osservazioni e proposte da portare all’attenzione della giunta e dei consiglieri comunali in carica. Provvedimenti che potrebbero quindi anche confluire in atti amminsitrativi ufficiali.
“Conoscete il mio impegno, professionale prima e adesso anche politico, per le nuove generazioni. Sono convinto che, se in ogni Comune siciliano si saprà coltivare e far crescere questa sorta di incubatore socio-politico, allora la nostra società non potrà che trarne beneficio in termini di partecipazione e consapevolezza, dei problemi come delle soluzioni possibili e delle vie per ottenerle. Non c’è migliore lezione di educazione civica che il partecipare alle scelte amministrative, costruire e proporre idee nuove e funzionali ad un territorio che vuole guardare al futuro e non perpetuare sempre e solo vecchie logiche”, spiega convintamente Carlo Gilistro.
“Dobbiamo ascoltare anche i più giovani, ripartire da loro per cambiare la società e, perchè no, il mondo. Assurdo? No, è solo questione di iniziare a mettere in fila un passo dopo l’altro, nella direzione giusta. A cominciare dal primo passo: un loro coinvolgimento responsabile, attraverso  questo nuovo strumento”, aggiunge l’esponente pentastellato che nei mesi scorsi aveva lanciato un primo cantiere di formazione politica e sociale  con il solo contributo di ragazzi e ragazze. Era l’iniziativa “Figli delle Stelle”, in occasione della quale si sono confrontati studenti, giovani lavoratori e altrettanto giovani imprenditori in uno scambio di esperienze, visioni e richieste da cui era già emerso il preponderante bisogno di “dare spazio e respiro ai giovani che abbiamo colpevolmente relegato ai margini della società, abbandonandoli in una sorta di isolamento sociale che ha trovato nei telefonini e nel digitale unica consolazione, con risultati non proprio positivi”.

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