Nei locali parrocchiali è stata svelata una targa a ricordo perpetuo dell’intensa attività sociale a favore degli ultimi svolta da Giacomo, un impegno silenzioso quanto operoso che è stato ricordato nelle testimonianze di chi lo ha conosciuto ed apprezzato.
Monsignor Tiralongo in una lettera a Giacomo ne ha ricordato il valore umano che Giacomo ha trasmesso all’intera comunità di Bosco Minniti, la moltitudine che affollò le sue esequie è un segno intangibile della riconoscenza per la sua operosità
Toccante la testimonianza di Marcello Risicato: “ Quando la malattia già segnava gli ultimi giorni di Giacomo, lo andai a trovare per cercare di dare conforto, non trovai una persona afflitta , Giacomo anche in quella situazione mise da parte se stesso e ascoltò me. Ero andato per dare conforto ed usci da casa sua confortato “
Vincenzo Celano che con Giacomo si prodigava con la caritas per portare a casa dei bisognosi il sostentamento alimentare, ha ricordato l’impegno di Giacomo: “Dovevamo scaricare delle cassette di alimentari per i bisognosi, purtroppo la mia schiena era dolente e faticavo, Giacomo pur con la malattia in corso, anche in quella occasione mise da parte se stesso, e prima che mi rendessi conto aveva già scaricato tutto. “
Giacomo Corsico 62 anni era molto conosciuto in città; dipendente Monte Paschi di Siena, dirigente sportivo di Albatro di pallamano è stato apprezzato come uomo dai sani principi morali.
Il suo silente impegno a favore degli ultimi svolto con sua Moglie Stefania, è una testimonianza indelebile che merita di essere portata a conoscenza dei posteri come esempio di vita.
Padre Carlo D’Antoni lo ha voluto ricordare con poche parole : “ Quando tra tanti anni chi leggerà questa targa si chiederà chi fosse Giacomo Corsico saprà che egli era: un Uomo vero e gentile amico, fratello dei poveri stella luminosa e accogliente. Nel suo cuore nessuno era straniero. “
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