22 Novembre 2024

Siracusa, Premio Vittorini: Lo Iacono, Mezzalama e Riva i finalisti

La Commissione di valutazione delle opere in concorso per la XXIII edizione del Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini ha scelto i  finalisti ed ha designato il vincitore della V edizione del Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi. La manifestazione é promossa dall’Associazione Culturale Vittorini-Quasimodo e dall’Assessorato alla Cultura della Città di Siracusa in collaborazione con la Fondazione INDA ed ha il patrocinio dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

La Commissione, presieduta dal professore Antonio Di Grado, ha individuato fra i 34 autori in concorso, di 20 diverse case editrici, i tre finalisti tra i quali verrà proclamato il vincitore durante la cerimonia di consegna del Premio Nazionale di Letteratura Elio Vittorini e del Premio per l’Editoria Indipendente Arnaldo Lombardi si svolgerà a Siracusa sabato 7 settembre 2024 al Teatro Comunale.

I finalisti sono (in ordine rigorosamente alfabetico): Simona Lo Iacono con “Virdimurra” (Guanda), Chiara Mezzalama con “Le nostre perdute foreste” (Edizioni e/o) e Alberto Riva con “Ultima estate a Roccamare” (Neri Pozza). 

Queste le motivazioni. 

Simona Lo Iacono, Virdimura, Guanda Editore

Virdimura, nome di un’erba e poi di una donna che fu la prima a ottenere nell’Italia del ’300 l’autorizzazione a esercitare la pratica medica, è un libro che racconta appunto la storia di questa donna, che impara bambina dal padre ebreo l’arte e soprattutto la pazienza, l’umiltà e la dedizione che la professione le richiederà, anche perché questa professione verrà svolta negli ambienti più poveri e bisognosi, e fra le donne prive di sostegno e spesso costrette dalla violenza altrui a scegliere la strada esecrata dell’aborto. Simona Lo Iacono, sa raccontare tutto questo con leggerezza di tocco e profondità di visione che non solo restituiscono la complessità di una situazione, ma che riescono a trasformare la storia in poesia; e mostra come la sua Virdimura, nell’attenzione alle piccole cose che fanno la vita di tutti i giorni così come nel pieno di un’epidemia, riesca a far prevalere un senso di umanità, nonostante  le invidie che, nel ’300 come oggi, ostacolano coloro che si fanno guidare non dai pregiudizi ma dalla propria coscienza.

Chiara Mezzalama, Le nostre perdute foreste, Edizioni e/o

L’amore al tempo della pandemia? Molto di più: è una sontuosa lamentazione funebre Le nostre vite perdute di Chiara Mezzalama, di cui la giuria del Premio Vittorini ha inteso premiare la preziosa qualità letteraria e la scommessa esistenziale e conoscitiva che la ispira. “Lasciarsi istruire dalla morte per imparare a vivere”, a vivere questa vita e ciò che forse la seguirà: è questa la sofferta acquisizione maturata lungo un traumatico monologo che finisce col celebrare, di là dal dolore e dal lutto, quella che Aldo Capitini definiva “la compresenza dei morti e dei viventi”.

Alberto Riva, Ultima estate a Roccamare, Neri Pozza

Non inganni il titolo: Ultima estate a Roccamare di Alberto Riva non è l’ennesimo album di memorie e nostalgie balneari e adolescenziali ma, al contrario, la coltissima e insieme godibilissima individuazione d’una miracolosa convergenza, in un borgo maremmano, di alcuni protagonisti delle lettere e delle arti novecentesche, da Calvino a Cassola, da Garboli a Citati, da Tobino a Fellini, da Fruttero e Lucentini a tanti altri scrittori, artisti, cineasti. Riva ci offre una ricca messe di cronache e istantanee, di spunti critici e inediti accostamenti di cui faranno tesoro tanto il lettore appassionato quanto – si spera – lo storico della cultura.

La Commissione di valutazione tornerà a riunirsi a ridosso della cerimonia di consegna del premio per scegliere il vincitore. Al voto di ciascuno dei componenti della Commissione, andrà a sommarsi anche quello espresso cumulativamente dal Collegio di lettori “forti” individuato – fra gli appassionati della lettura – in collaborazione con la Biblioteca Comunale Centrale e quelle circoscrizionale di Siracusa, con la Biblioteca-museo Elio Vittorini del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, con la Società Dante Alighieri e con le librerie operanti sul territorio del Comune di Siracusa che hanno aderito.

Al vincitore del Premio Vittorini 2024 andrà un assegno di 3mila euro mentre ai due finalisti non vincitori andrà un assegno di mille euro ciascuno.   

Anche quest’anno al Premio Nazionale Elio Vittorini è affiancato il Premio per l’Editoria Indipendente Arnaldo Lombardi – in omaggio all’editore siracusano di adozione che fu tra gli ideatori del Premio Vittorini –  destinato alle case editrici indipendenti che abbiano un catalogo di almeno 20 pubblicazioni di carattere storico e letterario. Il riconoscimento per l’edizione 2024 è stato assegnato alla casa editrice Lussografica” di Caltanissetta, solida e storica realtà siciliana nata nel 1932 e che si è da sempre contraddistinta per l’imponenza – quantitativa e qualitativa – delle proprie produzioni e per l’estrema cura del confezionamento editoriale. Lussografica è da quasi cento anno un consolidato punto di riferimento per l’editoria siciliana – e non solo – contribuendo ad alimentare con autorevolezza un dibattito culturale che vede l’Isola sempre più protagonista.   

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