E’ una lotta senza quartiere, ormai, quella quotidianamente intrapresa dalla Polizia Stradale al fine di contrastare i comportamenti pericolosi per la circolazione.
Nonostante i messaggi di prevenzione, le iniziative, gli spot televisivi ed i servizi predisposti dal Servizio Polizia Stradale, assisitiamo continuamente a gravi incidenti che mietono vittime come fossimo in guerra.
I numeri sono impietosi: la media nazionale è ancora alta, parliamo di più di 3000 vittime l’anno, quasi 10 persone al giorno – al giorno! – che non rientreranno a casa.
Ci si scontra purtroppo con una pervicace sottovalutazione dei rischi alla guida, afferma il Comandante della Polstrada di Siracusa Giovanni Martino, e l’obiettivo di arrivare al 2050 con “vittime zero”, obiettivo imposto dalla UE, è una sfida ardua, complicata e che ci vede tutti impegnati per il raggiungimento di questo fondamentale obiettivo. Non è questione di “punire”, nessuno ha piacere nell’infliggere sanzioni, a volte anche “pesanti”, per il puro piacere di farlo. Ma occorre prendere consapevolezza che l’auto è un’arma quando utilizzata in modo scorretto, cosi come l’alta velocità, l’uso dello smartphone ed in genere la distrazione alla guida comportano il “caricare” quell’arma, pronta a rovinare, per sempre, la vita di qualcuno.
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