Piccoli amplificatori alimentati da batterie d’auto per riprodurre il richiamo della quaglia registrati su una pendrive. Li hanno scoperti e sequestrati gli uomini del Corpo Forestale della Regione Siciliana guidati dall’Ispettore Ripartimentale, Filadelfo Brogna.
L’operazione, denominata “Coturnix 2”, è scattata la scorsa notte lungo la zona sud est della provincia in agro di Noto, Rosolini e Pachino. Contro i cacciatori di frodo tre pattuglie e 7 operatori dei Distaccamenti forestali di Noto, Buccheri e Sortino.
L’operazione segue una serie di servizi di pattugliamento dedicati al controllo dell’attività venatoria. L’operazione si è conclusa con la confisca di cinque sofisticati richiami illegali utilizzati per la caccia
alle “Quaglie” (Coturnix coturnix L., 1758) abilmente occultati tra la vegetazione da cacciatori di frodo.
La capillare attività di contrasto a tutela della fauna protetta del Corpo Forestale della Regione Siciliana continuerà su tutto il territorio provinciale per contrastare la caccia illegale esercitata in tempi e luoghi non consentiti, senza regolare licenza e la verifica del rispetto delle prescrizioni del vigente Calendario Venatorio.
Un’attività d’Istituto del Corpo Forestale della Regione Siciliana che, oltre al contrasto degli incendi boschivi e di vegetazione già operativo dal 15 maggio con uno schieramento che quest’anno può contare per la repressione attiva dell’apporto di 317 addetti stagionali (Capi Squadra, Autisti, Addetti all’avvistamento, Addetti allo spegnimento, Addetti Radio Centro Operativo) e il proficuo impiego delle nuove 9 autobotti da 1.000, 4000 e 8000 litri dislocate in13 postazioni nei territori comunali di Avola, Noto, Buscemi, Buccheri, Sortino, Cassaro, Ferla e Carlentini, guarda alla tutela della biodiversità.
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