Legambiente impugnerà il decreto di approvazione del piano Rifiuti perchè continuerebbe a dare priorità alle discariche e agli inceneritori anziché favorire la riduzione e la prevenzione della produzione dei rifiuti, il riutilizzo e il riciclaggio per limitare l’impatto sull’ambiente.
Insieme alle tante organizzazioni che hanno aderito alla rete per Sicilia Pulita, Legambiente sarà protagonista il 27 novembre al presidio organizzato davanti a palazzo Orleans per gridare no agli inceneritori e alle mega discariche.
“Ribadiamo le nostre preoccupazioni sulle priorità e sugli strumenti previsti da questo piano che ci allontano da agli obiettivi dell’economia circolare, della decarbonizzazione e della riduzione delle emissioni climalteranti al 2030. Si continua, infatti, a ribaltare l’ordine di priorità previsto dalla gerarchia di gestione dei rifiuti, privilegiando oggi e nei prossimi anni le operazioni di smaltimento in discarica e, in futuro, lo smaltimento in inceneritori di rifiuti potenzialmente riciclabili anziché favorire la riduzione e la prevenzione della produzione dei rifiuti, il riutilizzo e il riciclaggio al fine di ridurre l’impatto sull’ambiente”.
“Nel piano sono previsti sia ampliamenti delle discariche per oltre 9 milioni di metri cubi, sia la costruzione di due impianti di incenerimento per lo smaltimento di oltre 600 mila tonnellate di rifiuti che ingesseranno per i prossimi decenni i sistemi di gestione della raccolta differenziata e aggraveranno i costi di smaltimento dei rifiuti con evidenti riflessi sulla tariffa dei rifiuti”.
“È scritto nero su bianco nel piano rifiuti che il conferimento dei rifiuti negli inceneritori non sarà gratis per i comuni e i cittadini, ma avrà un costo superiore a 250 € per tonnellata. Insomma rischiamo, è il caso di dirlo, di passare dalla padella – quella delle discariche – alla brace- quella degli inceneritori.”
“Ribadiamo che sono altri gli interventi sui quali bisogna prontamente intervenire per superare le criticità gestionali e infrastrutturali del ciclo integrato dei rifiuti al fine di migliorare la riduzione della produzione dei rifiuti e valorizzarne il riuso e il riciclo per rendere concreta la transizione verso l’economia circolare. Per questo, e per le ragioni che abbiamo già rilevato nei precedenti ricorsi, impugneremo l’ordinanza di adozione del piano rifiuti del presidente Schifani nella qualità di Commissario straordinario per l’emergenza Rifiuti”.
Aggiungi un commento