Rilanciare il porto di Siracusa dotandolo di moderni servizi che consentiranno alla struttura di misurarsi con quelli nazionali ed europei. È l’intento dell’Adsp, l’Autorità di sistema portuale del mare della Sicilia orientale, in seguito all’entrata in vigore della legge che prevede l’accorpamento del Porto Grande della città di Archimede e della rada di Santa Panagia all’ente che gestisce quelli di Augusta, Catania e Pozzallo.
Un’operazione attesa e molto rilevante quella varata a Palermo e condivisa dall’amministrazione del Comune aretuseo, che è stata messa nero su bianco nella sede dell’Assessorato regionale Territorio e ambiente con la firma dell’assessore Giuseppa Savarino, insieme alla direttrice generale Patrizia Valenti e al capo di gabinetto Mario Parlavecchio, i quali, per l’occasione, hanno incontrato il presidente dell’Adsp Francesco Di Sarcina.
“Abbiamo sottoscritto il trasferimento effettivo del porto siracusano, che rimane di proprietà della Regione ma da oggi sarà gestito dall’Autorità di sistema, – ha spiegato l’onorevole Savarino al quotidiano La Sicilia – siamo sicuri che questo nuovo inizio porterà Siracusa ad avere un’infrastruttura e servizi portuali ancora più all’avanguardia”.
Si attendono ora diversi sopralluoghi e vari incontri volti a pianificare al meglio le azioni da intraprendere con l’obiettivo comune di rilanciare l’area portuale per far sì che in tempi brevi, dopo le “parole”, si possa passare ai fatti dotando così la città di Siracusa di “uno scalo efficiente, moderno, tecnologico, sicuro, green e soprattutto competitivo”.