Prevenzione, contrasto ai vari reati, ordine pubblico e prossimità. Questi i quattro filoni portanti del 2024 della Polizia di Stato di Siracusa.
Il Questore, Roberto Pellicone, ha tracciato questa mattina il bilancio di un anno di attività sottolineando gli aspetti più importanti della presenza sul territorio.
Sono stati 75 gli incontri di legalità che sono stati svolti in tutte le scuole di Siracusa e provincia, in sinergia con l’Ufficio Scolastico Provinciale e con il proficuo impegno di tutti i dirigenti scolastici interessati, che hanno coinvolto oltre 4000 studenti di ogni ordine e grado. Il rapporto con le scuole è stato alimentato anche dal Progetto Scuole Sicure che vede la Polizia di Stato impegnata in tutta la provincia a presidio degli Istituti Scolastici. Iniziativa che continua a riscuotere ampi consensi tra i Dirigenti scolastici, i Professori e gli studenti stessi. Questi servizi, che hanno riguardato numerosi istituti scolastici di scuola media superiore, hanno consentito non solo il rinvenimento e sequestro di minime quantità di sostanze stupefacenti, ma soprattutto di dare un segnale chiaro di attenzione al fenomeno in termini di prevenzione, deterrenza e contrasto.
Scuole coinvolte anche nella giornata dedicata all’esposizione della teca che contiene i resti della Quarto Savona 15, l’auto della scorta di Giovanni Falcone.
Il Questore, alla vigilia di un altro avvenimento importante come l’arrivo delle spoglie di Santa Lucia, è tornato sull’attività interforze messa in atto durante il G7.
Sul fronte degli sbarchi il 2024 si chiude con una diminuzione degli arrivi sulle coste siracusane. In linea con il dato nazionale, nella provincia di Siracusa, nel corso del 2024 sono diminuiti gli episodi di sbarchi autonomi per un totale di 31 e 966 sono i migranti giunti nelle nostre coste. Tutti gli sbarchi, ed in ultimo quello verificatosi nei pressi del parcheggio Talete in Ortigia, hanno sempre visto gli Uffici della Questura intervenire tempestivamente sotto il duplice profilo dell’immediata assistenza umanitaria e dell’identificazione dei migranti.
In totale sono stati rilasciati 5156 permessi di soggiorno, tra rinnovi e nuovi permessi.
Inoltre, sono stati eseguiti: 69 provvedimenti di respingimento a firma del Questore, 95 ordini di lasciare il territorio nazionale a firma del Questore, 81 provvedimenti di espulsione emessi dal Prefetto e 47 trattenimenti presso i C.P.R. emessi dal Questore.
Alla data odierna nella provincia di Siracusa sono regolarmente soggiornanti 12.482 cittadini stranieri.
Particolarmente intensa l’attività della polizia giudiziaria. Gli uffici investigativi della Questura di Siracusa e dei Commissariati della provincia hanno arrestato 317 persone e denunciati 1293 soggetti.
Efficace, viene giudicato dal questore, il quotidiano contrasto al consumo ed alla vendita di sostanze stupefacenti nelle piazze dello spaccio della provincia aretusea che ha consentito di sequestrare oltre 21 chilogrammi di droghe, sottraendoli ai gruppi criminali dediti allo spaccio.
Tra le tante operazioni di polizia giudiziaria condotte con successo dagli Uffici operativi della Questura di Siracusa e dei Commissariati della provincia ricordiamo la recente azione repressiva condotta nei confronti del gruppo criminale dedito ai furti con spaccate e con l’ausilio di escavatori. A conclusione di un’articolata e complessa attività d’indagine condotta dagli investigatori del Commissariato di P.S. di Lentini, con il supporto della Squadra Mobile e sotto il coordinamento della Procura, vennero individuati 5 soggetti destinatari di altrettanti ordini di custodia cautelare ed altre due persone già detenute per altri motivi, ponendo fine all’escalation di furti che ha destato notevole clamore nell’opinione pubblica locale.
Inoltre, nel capoluogo l’azione di contrasto ai gruppi criminali ha consentito, nel marzo di quest’anno, di fare luce sulla riorganizzazione del gruppo mafioso della così detta Borgata – operante nella città di Siracusa e ritenuto clan satellite dell’associazione mafiosa Bottaro-Attanasio – riscontrandone l’ascesa criminale, conclamatasi nell’uso indiscriminato delle armi con l’esecuzione di provvedimenti di fermo d’indiziato di delitto nei confronti di 4 soggetti originari della città di Siracusa gravemente indiziati, a vario titolo, dei delitti di associazione mafiosa e porto illegale di armi.
“Le evidenze investigative raccolte – si legge ancora nel report diffuso – hanno messo in luce la commissione da parte del gruppo delle condotte proprie del reato di associazione di stampo mafioso, quali l’assistenza familiare ai detenuti, il pagamento degli stipendi ai sodali, la mutua assistenza con altre organizzazioni criminali, l’attivismo dei sodali in carcere e persino la cooptazione di alcuni appartenenti a clan di schieramenti opposti nel gruppo della Borgata”.
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