Da una passione nata ben 35 anni fa, l’artista palazzese Luigi Caligiore ama dedicare il suo tempo alle sculture in legno: tutto nacque in occasione di una visita alla cosiddetta casa “ro massaru”, al Museo delle tradizioni contadine di Buscemi, dove Caligiore sentì improvvisamente il forte richiamo di un mondo apparentemente sommerso, quasi cancellato dalla sua memoria. Ed è così che oggi, accanto ai tanti presepi artigianali realizzati dai ragazzi e dalle associazioni di Palazzolo Acreide nella caratteristica chiesa Madre, in piazza Aldo Moro, a due passi dall’ingresso del presepe vivente spicca anche quello unico e inimitabile di Caligiore. Il presepe è realizzato con legni di perastro e noce, che l’artista ricerca, seleziona e prepara con notevole cura e pazienza.
Il fulcro di tutta l’opera è, naturalmente, rappresentato dalla grotta della Natività, che è stata scavata all’interno di un tronco. Gli abiti dei contadini sono quelli tipici dei contadini iblei con uomini e donne colti in un momento di vita quotidiana. Questi, nell’immaginario dell’artista, diventano parte integrante del mistero divino della Natività.
Il visitatore che si trova davanti al presepe realizzato da Caligiore si immerge, come per magia, in quella realtà contadina che con le sue abili mani da artigiano autodidatta l’artista ibleo ha saputo sapientemente ricreare. L’esposizione, così come la mostra di quadri dell’artista locale Enzo Nieli “Fra Giuseppe da Buscemi” e gli altri presepi, sarà aperta al pubblico anche l’1 ed il 6 gennaio dalle 17,30 alle 20,30.