Dopo l’inaugurazione in grande stile, tra nastri tagliati, discorsi celebrativi e foto ufficiali, il ponte ciclopedonale di Siracusa si ritrova al centro di un acceso dibattito. Ma cosa resterà, al netto dello spettacolo mediatico? Secondo il gruppo consiliare del Partito Democratico, ben poco: tanto rumore per nulla, o meglio, per quella che viene definita “una grande opera inutile”.
Le critiche del PD, ribadite più volte in consiglio comunale, tornano alla ribalta anche in questo inizio di anno. Il ponte, affermano i consiglieri dem, non risolve alcun problema concreto della città, e rappresenta piuttosto “la soddisfazione di un capriccio”, paragonabile ironicamente a “una follia dell’imperatore”, citando il celebre film d’animazione Disney.
“Se l’Amministrazione avesse fatto una vera analisi dei bisogni della città, se avesse ascoltato tutte le voci, e se avesse riflettuto su quale direzione urbanistica e logistica Siracusa debba intraprendere, un terzo ponte ciclopedonale non sarebbe mai stato realizzato”, attacca il gruppo PD.
Tra le priorità urgenti della città, secondo i consiglieri democratici, non c’era certo un nuovo ponte. Il tema della protezione civile e delle infrastrutture capaci di fronteggiare emergenze, in particolare nel quartiere Ortigia, sarebbe stato ben più meritevole di attenzione e risorse.
“Un’opera è utile solo se inserita in un contesto pianificato, chiaro nei suoi obiettivi e nella destinazione delle risorse. Qui, invece, si assiste a uno spreco evidente di denaro pubblico”, continuano i consiglieri.
Per il PD, il ponte non è altro che il simbolo di un’Amministrazione che “ha perso la bussola”. A dimostrazione di ciò, il gruppo consiliare intende portare in aula un ordine del giorno che metta al centro temi più urgenti: protezione civile, vie di fuga e infrastrutture indispensabili per la sicurezza e il benessere della città.
Non manca, infine, una stoccata politica: secondo il PD, il ponte ciclopedonale potrebbe essere stato ispirato dall’esempio di altre grandi opere discusse a livello nazionale, come il ponte sullo Stretto di Messina promosso dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini. “Forse il Sindaco ha voluto emularlo”, ironizzano i consiglieri. Resta da vedere, concludono, se questa emulazione resterà limitata alle infrastrutture o se seguirà altre logiche di allineamento politico.
L’opera, dunque, divide Siracusa. Da un lato chi la vede come un simbolo di progresso, dall’altro chi la considera un’inutile e costosa dimostrazione di forza politica. Quel che è certo è che il ponte ciclopedonale, per ora, ha portato con sé più polemiche che benefici concreti.
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