“La pervicacia con cui una parte della città si ostina ad erigere barricate contro ogni progetto imprenditoriale dà il senso dell’incapacità di pianificare lo sviluppo economico ed occupazionale di questo territorio”. Lo dichiara il deputato regionale di Prima l’Italia Giovanni Cafeo.
“La contrarietà al progetto di un residence nell’area della Pillirina, a basso impatto ambientale, in un’area abbandonata a sé stessa dove si ergono dei ruderi risalenti alla Seconda guerra mondiali, su cui i privati intendono realizzare delle costruzioni, ha solo il sapore di una battaglia ideologica – spiega l’On. Cafeo, che prosegue – evidentemente, si preferisce l’incuria ad un piano di valorizzazione di una zona che andrebbe recuperata e considerata le difficoltà, in termini di risorse economiche ed umane, delle amministrazioni pubbliche nel poter svolgere questo compito, girare le spalle ai privati è una scelta senza logica”.
“Tanto per sgomberare qualche dubbio – continua il deputato regionale di Prima l’Italia – nel progetto non ci sono grattacieli, né colate di cemento a danno della costa, come, invece, è accaduto negli anni scorsi nelle nostre zone balneari, come l’Arenella, Ognina o Fontane Bianche, sotto gli occhi dei nostri difensori dell’ambiente”.
“Se l’idea è quella di blindare la città, respingendo, aprioristicamente, ogni piano di sviluppo, peraltro in un momento così delicato, allora io non ci sto – prosegue Cafeo – ed invito la città e gli esponenti politici che la rappresentano a prendere posizione e uscire allo scoperto per evitare che il loro silenzio sia letto come un assenso a questo scellerato oltranzismo verso il progresso e la vera protezione del proprio territorio, sotto l’aspetto economico ed ambientale”.
“Capiterà che dovremo rimpiangere di non esserci opposti alla politica del No, come già accaduto nei mesi scorsi, con l’inizio della guerra in Ucraina che ha messo in luce la debolezza energetica italiana – prosegue l’On. Cafeo – si è scoperto che servono i rigassificatori ed allora a molti è tornato in mente il progetto della Ionio Gas che, nel 2007, avrebbe voluto realizzare un rigassificatore nella rada tra Siracusa ed Augusta ma la strenua opposizione dei “Tafazzi” non solo ha fatto perdere un’opportunità al paese, che oggi si ritroverebbe con importanti scorte di gas, ma al nostro territorio.”
“Una follia anche alla luce della grave situazione che sta attraverso il Petrolchimico di Priolo, il vero motore economico del Siracusano e di una fetta importante della Sicilia – continua il parlamentare regionale di Prima l’Italia – mi fa piacere, sotto questo aspetto, che il M5S abbia cambiato linea, passando da un atteggiamento di ostilità per le aziende della zona industriale, ad un altro che punta a salvarle insieme agli oltre 8 mila lavoratori.”
“Ecco, dobbiamo pensare al lavoro ed alle opportunità per migliorare il territorio quando un gruppo imprenditoriale ha in mente di compiere degli investimenti – conclude l’On. Cafeo – barricarsi dietro ai No, relegherà questa città all’isolamento, condannandola ad allontanamento dalla modernità; il territorio è ormai popolato da una comunità sempre più vecchia, i nostri figli studiano fuori dai nostri confini e non torneranno più per mancanza di reali opportunità che non potranno mai concretizzarsi con i No ed i Tafazzi di turno”.
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