Tutti apprezzati e tutti premiati i 13 cortometraggi realizzati dalle scuole siracusane sui temi della legalità e della lotta alla mafia per il progetto voluto dal Comune nell’ambito dell’offerta formativa territoriale. Con una decisione a sorpresa, la giuria della manifestazione, affidata al Comitato scientifico del Rotary club Monti Climiti (partner assieme al Dipartimento di giurisprudenza dell’università di Messina), presieduto da Enzo Rindinella, ha deciso di non stilare una classifica ma di riconoscere il valore di ciascuno lavoro evidenziandone il contenuto e il messaggio. Sono stati ritenuti tutti meritevoli di attenzione rispetto all’obiettivo di sensibilizzare i giovani al rispetto della legalità come fondamento dell’essere cittadini.
La cerimonia conclusiva dell’iniziativa didattica, intitolata “Educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva – A scuola di corto”, si è svolta stamattina al Teatro greco in coincidenza con un ricordo dei trent’anni della stragi di Capaci e di via D’Amelio organizzato dal liceo polivalente Quintiliano. Uno spettacolo dal titolo “Processo a Piero Grasso” e che ha visto la partecipazione dello stesso magistrato, già procuratore nazionale antimafia ed ex presidente del Senato.
All’evento, organizzato per il Comune dal Giuseppe Prestifilippo, presentato dalla giornalista Oriana Vella, hanno assistito il procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino, il sostituto Andrea Palmieri e il sostituto procuratore generale Tony Nicastro, una presenza significativa in vista della prossima edizione del progetto che potrebbe avvalersi della collaborazione della sezione siracusana dell’Anm.
A portare il sostegno dell’Amministrazione sono stati il sindaco, Francesco Italia, e l’assessore alla Cultura e alla Legalità, Fabio Granata. «Nel ricordo di tutti – ha detto sindaco Italia – resta il ricordo dell’entusiasmo con il quale centinaia di ragazzi, a partire da quelli che frequentano la scuola elementari, hanno aderito e partecipato a un progetto che certamente ripeteremo. Dobbiamo investire sui nostri giovani e dare fiducia perché a loro spetta il compito di tenere accesa la fiamma dell’impegno civile, del senso del dovere e della giustizia, valori che coltiviamo anche con la memoria dei fatti di Capaci e di via D’Amelio».
«A 30 anni dalle grandi stragi – ha aggiunto l’assessore Granata – l’Agorà delle scuole siracusane, magnificamente organizzata dall’amministrazione comunale, con la collaborazione del mondo dell’istruzione, dell’associazionismo e dell’Inda, al Teatro Greco ha rappresentato la tappa finale di un lungo cammino e di un progetto finalizzato non solo a “ricordare” ma sopratutto a “capire” cosa avvenne nel 1992. Una chiave di interpretazione dei fatti che siamo riusciti a far andare oltre la retorica e che ha iniziato a far comprendere le pesanti responsabilità, oltre ovviamente a quelle di Cosa nostra, di settori dello Stato. Purtroppo su quei tragici fatti, è bene dirlo, non abbiamo ancora avuto piena verità e giustizia!».
I cortometraggi delle scuole siracusane sono le sintesi di una serie di attività svolte nel corso dell’anno con magistrati, rappresentanti delle istituzioni, intellettuali e giornalisti per ragionare e approfondire il tema della legalità con imprescindibili riferimenti a giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, agli uomini delle scorte e ai loro familiari.
Questi i titoli dei cortometraggi realizzati dai ragazzi: “Al posto tuo” della scuola Costanzo; “Gli angeli di Falcone e Borsellino” della scuola di Cassibile intitolata proprio ai due giudici; “La speranza non deve morire” dell’istituto Alessandro Rizza; “La Iena, lo show della risate soffocanti” della Lombardo Radice; “L’obiettivo” della scuola Paolo Orsi; “Il ritratto di un bullo. La maledizione di Dorian Grey” del Wojtyla; “Da silenziose compagne dei boss a messaggere di legalità” dell’Archimede; “Madri per sempre” del Quintiliano; “Il loro nome” del Corbino; “La memoria di un incontro” dell’Einaudi; “Cambiare è possibile, devi solo volerlo” del Gargallo; “Sempre sarai” del Santa Lucia; “La bellezza dimenticata – Radici” del Brancati. Al progetto si sono aggregati anche gli istituti Insolera e Federica di Svevia.
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