3 Marzo 2025

Piante officinali della Sicilia, la natura che cura la salute

Quanta bellezza e quanta salute c’è nelle piante, anche in quelle che in modo distratto scorgiamo durante una passeggiata in campagna. La Sicilia in questo è imbattibile, gode di un’elevata biodiversità e custodisce un gran patrimonio di erbe officinali in grado di curare ogni nostro malanno. Conosciamone o riconosciamone qualcuna insieme.

Agrimonia

Partiamo dall’agrimonia, in dialetto arimonia o erva annonia, una pianta che cresce spontaneamente ai margini delle strade, nei terreni abbandonati. La sua fioritura avviene tra giugno e luglio, ha un fusto peloso e fiori peduncolati gialli. Secondo gli studi che l’agronomo Maria Canzoneri ha esposto nel testo Piante officinali della Sicilia, i principi attivi dell’agrimonia si trovano nelle foglie amare e piene di tannino, resine e acido salicilico, per cui le sue proprietà sono antinfiammatorie, analgesiche, diuretiche, migliorative per chi è affetto da insufficienza renale.

Alloro

Ancora, piuttosto noto e diffuso nella macchia mediterranea è l’alloro, detto addauru o ddauru, arbusto sempreverde dalle foglie con margine ondulato, che tra marzo e aprile produce fiori color crema e bacche nere. Il fogliame è particolarmente prezioso: in genere viene raccolto e fatto essiccare con utilizzo officinale, in quanto stimola la digestione e la diuresi. Nel famoso decotto chiamato comunemente “canarino”, la buccia di limone può essere sostituita o accompagnata da una foglia di alloro, indicata per combattere le gastralgie.

Asfodelo

Piuttosto, l’asfodelo, che in siciliano è detto cannileri e purrazzu, è pianta tipica delle terre mediterranee con clima secco. In Sicilia in genere cresce nelle coste e tra marzo e maggio fiorisce in bianco con linee rossastre. L’asfodelo può essere utilizzato nelle terapie tossicologiche, per alleviare le dermatiti, ma soprattutto si è scoperto che i suoi tuberi hanno poteri lenitivi contro i morsi di serpente o di scorpione e beneficiano di una certa commestibilità. Pare infatti che, durante la prima guerra mondiale, i bulbi dell’asfodelo abbiano costituito un’importante fonte di cibo proprio perché, contenenti una certa quantità di amido, si prestano alla panificazione.

Biancospino

Tra le tante piante, più o meno conosciute, che portano benessere sia alle nostre tavole che ai nostri organismi ricordiamo infine l’asparago (sparaciu) con proprietà diuretiche, sedative del cuore ed efficace contro l’obesità; il biancospino dalle doti antipiretiche e soprattutto regolatorie del distretto cardio-circolatorio; l’assenzio arbustivo (erva janca) con qualità antitumorali, antivirali, che molto spesso viene anche impiegato nella preparazione di vermouth e aperitivi.

Daniela Frisone

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