Si è tenuto ieri l’atteso incontro al Ministero per il Made in Italy, un tavolo di confronto che ha visto la partecipazione dei sindaci di Augusta, Melilli, Priolo e Siracusa, insieme alla deputazione regionale siciliana e pugliese e ai rappresentanti delle sigle sindacali. L’obiettivo principale della riunione era discutere il futuro della zona industriale e la tutela dei lavoratori coinvolti, ma al termine dell’incontro non è stato ancora firmato alcun accordo.
L’onorevole Giuseppe Carta, presente ai lavori, ha sottolineato l’importanza del confronto: “Ho partecipato con vivo interesse ai lavori ministeriali tra la rete di attori coinvolti per il futuro della zona industriale e dei suoi lavoratori. Nonostante l’importanza dell’incontro, che non era affatto scontata, ad oggi non è stato ancora firmato un accordo. Le trattative proseguono quindi per stilare un protocollo che ascolti ogni parte interessata.”
La necessità di garantire maggiori tutele per i lavoratori e le imprese dell’indotto è stata ribadita con forza. “Nessuno deve restare escluso dalle tutele sociali del territorio. Siamo fermamente convinti che il ruolo dei sindaci debba continuare a essere determinante e non marginale in questo momento storico, in cui stiamo scrivendo una pagina così importante per la storia della nostra provincia,” ha aggiunto Carta. “Attendiamo con fiducia che il protocollo venga siglato e trasmesso alla luce delle nostre richieste.”
L’attenzione ora si sposta al Parlamento Regionale, dove oggi si terrà un’importante discussione sul futuro di Isab e Goi Energy. La III Commissione Attività Produttive e la IV Commissione Territorio e Ambiente si riuniranno in una sessione congiunta per affrontare le questioni legate sia all’aspetto ambientale che produttivo delle due realtà industriali.
“Per l’occasione avrò modo di illustrare un ampio dossier e la sintesi delle azioni sul tema,” ha spiegato Carta, sottolineando la necessità di un dibattito approfondito per garantire la sostenibilità economica e ambientale della zona industriale.
Aggiungi un commento