Il Partito Democratico si prepara alle elezioni di secondo livello per il Libero Consorzio dei Comuni del 27 aprile, ponendo l’accento sulla necessità di un’alleanza ampia e inclusiva per il territorio.
“Ora l’alleanza elettorale deve essere più giusta, più larga, più utile ai progetti necessari per il territorio in questa fase storica”, afferma il segretario provinciale Piergiorgio Gerratana. L’obiettivo è colmare il vuoto di governance, considerando che il territorio è rimasto privo di un ruolo fondamentale come quello della Camera di Commercio. In questa ottica, la nuova provincia potrà diventare non solo un ente gestore di servizi, ma anche un luogo di confronto e decisione condivisa per affrontare le sfide economiche e sociali attuali.
“Non sarà solo un momento per dare una rappresentanza democratica in una istituzione (seppur con i limiti delle elezioni di secondo livello), ma sarà l’occasione per istituire un luogo in cui analizzare tutti insieme e decidere tutti insieme”. La proposta avanzata dal PD guarda a un modello di governance che coinvolga attivamente tutti gli attori del territorio, includendo amministratori locali e rappresentanti del tessuto produttivo. “Pensando all’economia e al territorio potremmo dire che la Nuova Provincia potrebbe essere la ‘Casa dei Comuni e delle Imprese’ tanto invocata dalle organizzazioni rappresentative dei ceti produttivi e dagli amministratori locali”.
La strategia del Partito Democratico si basa su una coalizione ampia, capace di superare le divisioni e raccogliere le migliori energie disponibili. “Il Centrosinistra dovrà andare oltre se stesso. Assumersi la responsabilità di governare il cambiamento in atto (con i rischi che si sta portando dietro) mettendo insieme le migliori energie, i volenterosi, le competenze. Anche se politicamente i partecipanti a questo progetto dovessero avere linee politiche diverse nelle singole realtà comunali. L’unità del territorio è oggi indispensabile”.
L’invito del PD si rivolge non solo ai tradizionali alleati del centrosinistra, ma anche alle forze politiche progressiste e moderate. “Il nostro campo, che è il centrosinistra, deve comprendere convintamente anche le altre forze politiche del campo progressista, Azione, Italia Viva, +Europa, il centro moderato e democratico, i movimenti civici, e chiunque intende spendersi per salvare la provincia dal degrado economico che rischia di affrontare”.
La sfida elettorale si inserisce in un contesto politico complesso, segnato da divisioni nel campo della destra. “La destra sta offrendo il peggio di sé: una guerra fratricida, tra esponenti assetati di potere che stanno utilizzando l’occasione dimenticando le esigenze dei comuni e del territorio, concentrandosi esclusivamente in una disputa dal carattere tribale totalmente incompatibile con chi si riconosce nei nostri valori, nel buon governo e nella difesa delle nostre comunità”.
In questo scenario, il PD punta su una leadership esperta e inclusiva per il rilancio della provincia di Siracusa. “Il Partito Democratico, quindi, apprezzando la figura e le caratteristiche di uno storico uomo del centrosinistra come Michelangelo Giansiracusa, si impegna insieme ai suoi alleati ad elaborare una piattaforma politico-programmatica inclusiva per il rilancio dell’intera provincia di Siracusa”.
Con questa visione, il PD si dice pronto a raccogliere la sfida e a costruire una nuova stagione politica per il territorio, basata su responsabilità, competenza e partecipazione collettiva.
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