Impianto fotovoltaico nel Val di Noto, la Strada del Vino ribatte: “Noi contrari. Siamo stati i primi a sollevare il problema e continuiamo a lottare per un differente modello di sviluppo”
“La nostra idea di sviluppo del territorio non è cambiata e restiamo contrari all’impianto. Per primi abbiamo sollevato il problema e invitato tutte le associazioni e le istituzioni a fare fronte comune”.
É il commento di Frankie Terranova, direttore della Strada del vino e dei sapori del Val di Noto e del Consorzio di tutela delle DOC del ValdiNoto in merito alla vicenda dell’installazione di un impianto fotovoltaico nel territorio di fra Noto e Pachino, a pochi passi dalla riserva di Vendicari.
L’associazione nel corso del tempo si è battuta per cercare interlocuzione con le istituzioni locali e regionali e le associazioni del territorio allo scopo di contrastare l’installazione dell’impianto solare nelle terre che fanno parte del barocco del Val di Noto, patrimonio dell’Unesco, in aree vocate all’agricoltura dove si producono, con impegno e dedizione di molti, straordinarie eccellenze agricole e vitivinicole che hanno la necessità di essere sostenute e non ostacolate da scelte incompatibili con la destinazione dei terreni.
“Lo scorso dicembre abbiamo avuto un incontro con il sindaco di Noto e i rappresentanti dei comuni di Avola, Pachino e Rosolini per decidere quali strategie portare avanti tutti insieme per la difesa del territorio”, spiega Terranova, che ricorda anche la lettera che la Strada del Vino e dei Sapori del Val di Noto e il Consorzio di tutela dei vini del Sud-Est hanno inviato nel gennaio 2022 ai sindaci dei comuni interessati, in cui si sollevava ancora il problema e si dichiarava chiaramente il no all’impianto.
“Abbiamo anche portato a conoscenza un vero e proprio manifesto a difesa del territorio, a cui avevano aderito diversi enti, associazioni e consorzi legati all’economia dell’intera area”, continua Terranova.
L’associazione sta ora provando ad organizzare un convegno dedicato al tema della sostenibilità e tutela del territorio legato all’implementazione del fotovoltaico. Un incontro con esperti del settore allo scopo di discutere a 360° del fenomeno e tentare di ipotizzare soluzioni al problema, tra queste, per esempio, le comunità energetiche e altre formule che non impattino fortemente sul territorio.
“Noi non siamo contrari allo sviluppo di energie rinnovabili – aggiunge il direttore della Strada del Vino del Val di Noto – ma contestiamo la modalità con la quale la Regione (che non ci hai mai voluto ricevere) sta concedendo le autorizzazioni che non tengono conto del contesto paesaggistico, agricolo e turistico nel quale si inseriscono. La preoccupazione è che oggi, in un quadro nazionale e internazionale in cui la necessità della produzione energetica è un fatto prioritario, si corre il rischio di fare scelte impulsive che il nostro territorio potrebbe pagare per i prossimi decenni”.
“E in tal senso la nostra idea non è cambiata, siamo contrari all’impianto”, tuona Terranova, che conclude: “non abbiamo portato avanti la battaglia a livello legale solo perché come associazione non siamo strutturati per poter sostenere uno scontro nelle aule giudiziarie. Ma come associazione continueremo a far sentire la nostra voce”.
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