La forza di una coesa squadra di produttori e la loro determinazione per il rilancio del territorio è stato uno dei punti di forza della prima edizione di VVN – Vini e Vigne del Val di Noto, che – dopo l’edizione zero dell’anno scorso – va in archivio con un numero più che raddoppiato di visitatori e una grande risposta sia da parte del pubblico dei winelovers che da parte degli operatori del settore.
«Il grande successo di pubblico è la principale ragione per cui ci sentiamo di chiudere con soddisfazione questo evento – commenta il direttore della Strada del Vino Valdinoto Frankie Terranova -, ma siamo altrettanto felici di confermare il rafforzamento della collaborazione tra la Strada del Vino Valdinoto e il Consorzio di Tutela Valdinoto nel far crescere il valore di questo sistema territoriale. Come una grande famiglia, con autentico spirito di squadra, ci muoviamo in una direzione comune: occasioni come questa rendono sempre più chiara la nostra missione e ci portano sempre più chiaramente a condividere questa responsabilità».
Nel corso dei due giorni in cui i banchi d’assaggio di tutti i produttori hanno accolto il grande pubblico alla Loggia del Mercato, a qualificare l’evento sono state le sei masterclass dedicate in particolar modo a Nero d’Avola e Moscato curate da Ais Siracusa nel salone di Palazzo Nicolaci: annate storiche, comparazioni internazionali, raffronti microterritoriali e ampie panoramiche sulle principali caratteristiche dei diversi areali produttivi che vanno da Siracusa fino alle contrade sul mare a sud di Noto hanno restituito un’immagine compiuta dell’attuale identità produttiva del Val di Noto e delle sue potenzialità, affidate al lavoro tanto delle aziende storiche quanto delle più giovani e piccole realtà emergenti.
«Una fotografia del presente che ci rende orgogliosi – commenta il presidente della Consorzio di tutela Valdinoto Nino Di Marco – sia delle grandi espressioni dei nostri prodotti di punta, con particolare riferimento appunto a Nero d’Avola e Moscato, sia di poterli raccontare in relazione alla loro storia millenaria e alle prospettive che stiamo costruendo insieme per il loro futuro».
Accanto ai focus sul vino hanno avuto grande spazio anche le masterclass dedicate agli altri prodotti che rappresentano l’identità del territorio: l’olio extravergine d’oliva, innanzitutto, con le masterclass guidate da Onav, e poi il sesamo di Ispica e i liquori e i distillati che nascono qui e si candidano a comporre una vera proposta di mixology territoriale.
«Sicuramente l’ampliamento del programma con questa grande attenzione all’approfondimento attraverso le masterclass dice della nostra intenzione di far crescere ulteriormente questo evento nei prossimi anni, offrendo ancora maggiori opportunità sia ai winelovers che agli operatori», conclude il presidente della Strada del Vino Valdinoto Massimo Padova: «È indubbio che il nostro percorso futuro non potrà che continuare a fondarsi su questa grande disponibilità e passione della squadra di tutti i produttori, sul coinvolgimento di tutti gli stakeholder locali, sul consolidamento di un network già così unitariamente e fortemente impegnato nel rilancio di un territorio che esprime in questo modo un grande desiderio di crescere, migliorarsi, posizionare al meglio i propri prodotti di valore e attrarre significativi flussi legati all’enoturismo».
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