25 Novembre 2024

Emergenza Pronto Soccorso, la soluzione di Carlo Gilistro (M5S)

“Pronto Soccorso degli ospedali siciliani sono in forte sofferenza. Colpa della cronica assenza di medici ospedalieri ma anche di alcune scelte di ripartizione dei servizi sanitari non lungimiranti. Ancora una volta, abbiamo sollevato il caso, prospettando soluzioni nell’immediato ai vertici della sanità regionale”. Lo dice il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) al termine di una riunione della sottocommissione Sanità dell’Ars.
Nel corso dei lavori, l’esponente pentastellato ha analizzato la situazione attuale, concedendo alcune attenuanti come i cosiddetti “accessi impropri”, ovvero quei ricorsi al Pronto Soccorso che potrebbero invece essere affrontati con  maggiore professionalità dai medici di medicina di base, pediatrica e di famiglia. “Mi riferisco ai codici bianchi o verdi che oggi finiscono per paralizzare l’attività dei reparti di emergenza, a corto di personale”. La soluzione? Carlo Gilistro non ha dubbi: “dobbiamo ridare fiducia alla medicina di base pediatrica e di famiglia, incentivando nei casi necessari i medici in pensione, ed entro una certa età, a lavorare sul territorio per filtrare l’elevato numero di accessi impropri ai Pronto Soccorso”.
Un’azione tampone ed a tempo limitato, ma subito efficace, per non pesare sulle vere emergenze per le quali è fondamentale un rapido intervento nei delicati reparti di emergenza, da accompagnare con “una mirata e incisiva comunicazione alla popolazione per un utilizzo consapevole e responsabile dei Pronto Soccorso già afflitti da problemi anche strutturali, purtroppo endemici”.
In collaborazione con i vari Ordini dei Medici provinciali, “si deve ripristinare quel rapporto di fiducia ed impegno che il medico di famiglia ha storicamente avuto verso i suoi pazienti”, spiega Gilistro. “Oggi purtroppo, il medico di base o il pediatra vengono vissuti come passa ricette per medicinali o analisi. Si deve invece recuperare il valore della figura e del lavoro del medico di famiglia, vera base del sistema sanitario che tutta Europa ci invidia. Non dimentichiamo, inoltre, che il medico del Pronto Soccorso non conosce il paziente e spesso deve ricorrere a indagini inutili, se non addirittura non adeguate, allo scopo magari di solleversi da responsabilità su mancate diagnosi”.
Un intervento, quello di Carlo Gilistro, che ha raccolto il consenso della sottocommissione. “Sto lavorando ad un ddl in materia per liberare dalla burocrazia i medici di base, in modo da permettere loro di tornare ad essere dottori veri e propri, prezioso filtro prima di ricorrere agli altri servizi del sistema sanitario regionale. Con la cartella elettronica, d’altronde, si potrà fare un deciso passo in avanti nel collegare la medicina del territorio a quella ospedaliera”.

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