Nutrita di ironia, di battute a effetto e momenti di sentimento espressi – tra un racconto e l’altro – per i ricordi di un tempo. Si è svolta ieri al Circolo Unione la presentazione di “Siracusa Pop”, ultimo libro di Fabio Granata, assessore alla Cultura e al Patrimonio UNESCO della città di Siracusa, insieme al giornalista Aldo Mantineo, la giornalista Melania Sorbera e il giornalista ed editore Silvio Aparo. La Siracusa degli anni ’60 e ’70, comuni ai ricordi di larga parte della città, rivelata in diversi contesti: scuola, vacanze, divertimento, amore, musica, sport, radici familiari, etica e politica della vita dell’autore. “Questo racconto lo dedico a tutte le ragazze e ai ragazzi della mia generazione – si legge nel libro – alle ragazze e ai ragazzi siracusani degli anni 70. Per ritrovarsi e tornare a stare insieme almeno nel ricordo scanzonato, ma vivo, di ciò che è stato. Ma questa piccola narrazione nasce soprattutto dal desiderio di tornare a rapportarmi con gli altri attraverso una apertura del cuore e della mente che dia senso nuovo e profondo alla vita, alla mia vita. Che la rispetti come dono prezioso. Essere Comunità e Memoria per le nuove generazioni, anche attraverso il sorriso e l’ironia, con la consapevolezza dei giovani scapestrati che siamo stati. Generosi, ingenui e coraggiosi. Belli noi …”. Ai giovani che pensano di vivere solo il presente – come ha spiegato l’editore Silvio Aparo – il libro ricorda loro che: “l’avvenire non potrà che nutrirsi del nostro passato o almeno della parte di esso degna di essere proiettata in avanti”.
Un Granata inedito e talvolta immutato rispetto al tempo che passa: “Questo mio ultimo libro, è un libro molto diverso dai precedenti. Stavolta ho voluto raccontare, con semplicità, una angolatura particolare della storia di Siracusa tra gli anni 60 e 70. Credo di averlo fatto in modo leggero, ironico e scanzonato, attraverso gli occhi del ragazzo timido e ribelle che sono stato. Sono citati tanti episodi, tanti luoghi e tante ragazze e ragazzi siracusani con i quali ho condiviso anni scapestrati e bellissimi. Villeggiatura, sport, primi amori, musica, politica, sogni. Credo un modo divertente di ritrovarsi, con ricordi personali che però susciteranno altri ricordi in chi leggerà, soprattutto a chi appartiene alla mia generazione”.
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