“Apprendiamo da varie fonti di accuse su supposti casi di malasanità pubblica lanciate da chi nel tempo ha dimostrato di non avere seguito e di non conoscere la materia, con l’unico effetto di generare disinformazione e astio nei confronti degli operatori sanitari, tecnici e amministrativi che, invece, 24 ore su 24, nessuno escluso, si spendono per tutelare la salute pubblica”.
E’ quanto afferma il commissario straordinario dell’ASP di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra che aggiunge: “E’ allora il caso di ricordare che oltre il personale dei cinque ospedali e delle Case di cura accreditate, oltre decine di convenzionati interni sparsi sull’intero territorio provinciale che ha visto rafforzare la sanità nei presidi territoriali, presso l’ASP di Siracusa lavorano 280 medici di medicina generale e 46 pediatri di libera scelta e sono attivi 27 Guardie Mediche, 6 Guardie Mediche Turistiche, 3 Punti di Primo intervento per adulti e 3 pediatrici, 3 Presidi Territoriali di Emergenza e 5 Pronto Soccorso di cui 4 H 24 ed 1 H 12 come da disposizioni di legge. E’ inoltre attivo un servizio CUP gestito sia tramite mail che tramite Call Center e tramite operatori di sportello mentre le liste di attesa praticamente non esistono per le prestazioni urgenti, salvo sporadici casi dovuti ad assenza di medici. Quanto alla sanità privata, di cui maldestramente si cerca di fare capire che si vuole favorire, l’ignoranza va debellata. Infatti, la sanità privata accreditata, così come nel panorama nazionale e regionale, è stata istituita con legge e presso gli accreditati le prestazioni che rientrano nei LEA non si pagano, salvo chi deve versare il ticket come avviene per le strutture pubbliche, e fanno parte del circuito che garantisce la salute dei cittadini. Gli unici effetti che può ottenere qualche vanaglorioso è solo quello di gettare discredito sulle pubbliche istituzioni, su chi ci lavora e su chi le rappresenta”.
Il commissario straordinario Ficarra, quindi, fa appello ai cittadini: “Chiediamo a tutti i cittadini e anche a chi rappresenta le Comunità locali di difendere le Pubbliche Istituzioni che in campo sanitario, anche grazie ai finanziamenti dello Stato e della Regione, stanno investendo in questa provincia decine di milioni di euro per recuperare quello che gli amici di chi lancia strali populistici non hanno mai fatto quando gestivano la cosa pubblica”. Tutti i servizi sanitari descritti sono reperibili nel sito internet dell’Asp di Siracusa. “Concludo chiedendo, stante quanto il segretario provinciale della CGIL Alosi vorrà spiegare, lui e chi rappresenta, invece, cosa hanno fatto di concreto per la sanità siracusana e cosa hanno fatto quando un ventennio fa sono stati introdotti nelle Università i numeri chiusi per i medici che hanno prodotto le carenze nei Pronto soccorso e nei Presidi Territoriali di Emergenza di cui egli stesso si dovrebbe assumere tutte le responsabilità, considerato cosa rappresenta. Pongo alcune domande ad Alosi:
1.Dov’era lui quando hanno istituito il numero chiuso dei medici e cosa ha fatto;
2.Dov’era lui quando alle ASP sono stati autorizzati i corsi per formare i medici dei PTE e i suoi colleghi sindacalisti si sono opposti allungando notevolmente i tempi e lasciando i PTE come quello di Pachino con alcuni turni scoperti;
3.Dov’era lui quando il reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Siracusa era senza ossigeno centralizzato, senza camere a pressione negativa e senza bagni in camera;
4.Dov’era lui quando l’ospedale di Lentini ogni anno era senza acqua e in questi ultimi anni per la prima volta ciò non è più avvenuto;
5.Dov’era lui quando non esisteva ad Augusta il reparto di Ematologia;
6.Dov’era lui quando i ferri chirurgici di Augusta si sterilizzavano a Lentini;
7.Dov’era lui quando a Noto non esisteva il Centro per l’Autismo;
8.Se lui ritiene di aprire a Noto nuovi reparti e ricoverare persone senza poi potere concedere alla ditta 16 milioni di euro di lavori di ristrutturazione che a breve avranno inizio e che poi consentiranno l’apertura di nuovi Reparti;
9.Dov’era lui quando a Pachino non esisteva la RSA, non esisteva la Radiologia e l’immobile non aveva nessuna manutenzione per cui oggi sono in corso 6 milioni di euro di lavori;
10.Dov’era lui quando il sud della provincia non aveva né Pediatria né Ginecologia e Ostetricia, oggi aperti e funzionanti ad Avola;
11.Dov’era lui quando il PS di Avola non era adeguato a norma di legge;
12.Dov’era lui quando a Lentini mancava l’Anatomia Patologica oggi aperta e funzionante;
13.Dov’era lui quando l’Anatomia Patologica dell’ASP di Siracusa era gestita dai privati mentre oggi è stata interamente internalizzata;
14.Dov’era lui quando mancavano 44 primari;
15.Dov’era lui quando non erano mai stati nominati i responsabili dei servizi infermieristici e i caposala e la gente lavorava senza riconoscimenti;
16.Dov’era lui e i suoi amici quando per trent’anni non si è riusciti nemmeno ad individuare l’area per la costruzione di un nuovo ospedale indispensabile per garantire la salute dei cittadini?
“A queste e a tante altre domande – conclude Ficarra – Alosi potrà rispondere alla gente senza se e senza ma. Gli attacchi immotivati hanno solo l’effetto di generare odio. Poi non ci meravigliamo delle aggressioni nei Pronto soccorso e nelle Guardie mediche”.
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