“La politica abitativa nuovamente al centro dell’azione amministrativa. Ciò grazie alla costituzione di un Osservatorio che d’ora in avanti rappresenterà un punto di riferimento per la questione abitativa in tutto il nostro territorio”. C’è soddisfazione nelle considerazioni di Salvatore Zanghi, Paolo Gallo e Nuccio Greco, in rappresentanza di Sunia Cgil, Sicet Cisl e Uniat Uil. Le tre organizzazioni sindacali hanno incontrato l’amministrazione comunale per evidenziare le difficoltà al giorno d’oggi, nel reperire alloggi da affittare a famiglie in difficoltà.
“Un incontro utile – hanno aggiunto Zanghì, Gallo e Greco – dopo iniziative e denunce sulle condizioni di precarietà abitativa che si vive nel nostro territorio. Anche a Siracusa abbiamo dato seguito e continueremo a farlo, alla mobilitazione nazionale per sollecitare il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile affinché il problema venga posto al centro dell’attenzione, come ad esempio è stato fatto a Siracusa con la convocazione di questo Osservatorio. E a tal proposito ringraziamo l’assessore e vicesindaco Pierpaolo Coppa e l’assessore alle Politiche abitative, Concetta Carbone per la sensibilità dimostrata al problema. Durante questo confronto si è evidenziato come le difficoltà sostanziali siano legate al timore dei proprietari di non riuscire nello sfratto, qualora l’affidatario risulti moroso. E in tal senso gli stessi amministratori comunali si sono impegnati affinché sin dai prossimi incontri, il primo fissato per il 28 aprile, ci sia già sul tavolo una proposta per portare avanti azioni di sistema con tutti gli attori del territorio stesso. La povertà abitativa, purtroppo, è in continua crescita, motivo per il quale occorrerà, così come evidenziato pure a livello nazionale, una piattaforma unitaria con tutti i principali sindacati degli inquilini, affinché il fabbisogno manifestato nella nostra provincia, di circa 1200 famiglie in difficoltà sotto questo aspetto, possa trovare una soluzione definitiva. E con criteri per l’assegnazione degli alloggi popolari che dovrebbero essere modificati considerato che in difficoltà oggi non ci sono soltanto famiglie ma anche giovani coppie o semplicemente giovani che decidono di staccarsi dal nucleo familiare. In tutto questo – concludono Zanghì, Gallo e Greco – una proposta potrebbe essere quella che lo stesso Comune possa trovare le modalità per supportare le famiglie, nel reperire gli alloggi da affittare con un sistema di garanzie nei confronti dei proprietari”.
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