Torna il tradizionale appuntamento estivo con il Munnizza Tour del movimento Civico 4, giunto alla sua settima tappa. Quest’anno approda in contrada Targia e nella via Stentinello, a poche centinaia di metri dal Centro comunale di raccolta. Una zona che, nonostante quest’ ultimo deterrente, è circondata da una serie di discariche a cielo aperto di immondizia, ingombranti e, probabilmente, anche materiale particolarmente nocivo per l’ambiente.
“Le vediamo tutti queste discariche che determinano la grave condizione igienico sanitaria che ferisce l’ambiente e la popolazione, non possiamo nutrire dubbi che le vedano anche l’Amministrazione comunale e il gestore del servizio. Ma non fanno nulla né per rimuoverle né per eliminare il fenomeno” – dichiara il leader del movimento, Michele Mangiafico.
“Le discariche a cielo aperto sono centinaia nel territorio della nostra città, sono nate e si sono moltiplicate con la nascita stessa del capitolato di appalto di igiene urbana, la determina 171/2019, – dice Mangiafico – che è stata pensata senza uno studio accurato della città e senza prevedere ed esercitare strumenti e controlli per evitare, contrastare ed eliminare il fenomeno. Non c’è dunque solo la tradizionale responsabilità degli incivili cui l’Amministrazione comunale addebita ogni colpa secondo la nota narrazione, ma ci sono anche delle importanti e gravi responsabilità dell’Amministrazione: anzitutto per avere speso male i 200 mila euro all’anno destinati dal capitolato alla formazione e informazione dei cittadini; in secondo luogo, per non avere una mappatura completa di tutte le discariche del territorio ed avere installato un sistema di videosorveglianza accompagnato dal pattugliamento degli agenti di polizia municipale, che non si vedono più; poi, per non esercitare la costante rimozione di tutte le micro discariche prevista dal capitolato di appalto di igiene urbana; infine, per lasciare la città con un solo CCR in contrada Targia, dove peraltro spesso, all’ingresso, si rifiutano di prendere qualche tipologia di rifiuto (giovedì non prendevano gli sfalci da potatura, per esempio)”.
I CCR rappresentano, secondo il leader del movimento, una delle più grandi vergogne dell’Amministrazione comunale di Siracusa: “a) quello di contrada Targia è insufficiente per la nostra città; b) l’apertura di quello di Cassibile viene annunciata da due anni, senza alcun risultato concreto; c) il CCR di Arenaura è sotto sequestro da un anno e mezzo e l’Amministrazione comunale non è stata in grado di dissequestrarlo; d) i CCR di via Sturzo, Pizzuta e via Lauricella vengono annunciati ogni lasso di tempo dall’Amministrazione comunale ma non se ne vede neanche l’ombra”.
Siracusa resta inchiodata a quel 50% di raccolta differenziata “che è molto lontano dai risultati che secondo fonte Ispra ottengono tutte le altre città di circa 120 mila abitanti ed è lontano 15 punti percentuali dall’obiettivo che la determina 171/2019 assegnava per il 2020. – e poi conclude Mangiafico – Ritardi che un’Amministrazione comunale fotocopia della precedente non riuscirà a colmare ma che non sottraggono alcun centimetro alla determinazione con cui, insieme alla cittadinanza, continueremo a denunciare indolenze, incapacità e fallimenti pagati dall’ambiente e dalle persone che lo viviamo”
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