“Non ci siamo noi dietro quell’operazione”. All’altro capo del telefono Giovanni Caniglia (nella foto di copertina), amministratore delegato della Pelligra Group Italia, smentisce tutte le voci circolate in queste settimane dopo la vendita dell’ex circuito di Siracusa ad un gruppo australiano.
Voci tra l’altro già rigettate da ambienti siracusani vicinissimi al miliardario italo-australiano.
“Come spesso accade da queste parti si è fatto uno più uno con eccessiva supponenza – mi aggiunge con quell’italiano ancora intriso della cadenza inglese – Il Gruppo Pelligra non può essere necessariamente legato a qualsiasi operazione targata Australia”.
Giovanni Caniglia è tornato in Italia dopo 50 anni. Braccio destro di Ross Pelligra (nella foto sotto) dal 2018, è legato alla provincia di Siracusa perché la madre è nata a Floridia.
“Non sappiamo chi ci sia dietro Metaphor (il gruppo che ha acquistato l’ex circuito ndr) – continua – Non siamo stati contattati da nessuno e nessuno ci ha chiesto disponibilità per operazioni del genere”.
Tante, alcune di queste molto fantasiose, le ipotesi di utilizzo dell’area che ha ospitato per diversi anni, a cavallo del ’58 e dei primi del ’70, gare automobilistiche di Formula 1 non valide per il Mondiale.
Un ospedale, una serie di villette a schiera, un simil autodromo: tutto questo con il marchio Pelligra.
“Sarebbe interessante conoscere questo gruppo – aggiunge ancora Caniglia -, ma noi non abbiamo mai ricevuto alcuna richiesta in tal proposito”.
Già, tutto ruota attorno alla Metaphor Corporation PTY. LTD.
E saperne di più, per Tamtam News, non è stato poi così complicato. Le carte sono arrivate direttamente da Melbourne e contengono qualche sorpresa.
Ma questa è la puntata di domani.
Prospero Dente
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