18 Ottobre 2024

Sanità, Cafeo (Lega): Contratti capestro per i sanitari, assessorato Salute faccia chiarezza

Una nuova circolare da parte dell’Assessorato alla salute della regione che ridefinisca regole di ingaggio per medici, infermieri, Oss, psicologici, amministrativi, biologici ed Usca, uguali per tutte le aziende sanitarie. È questa la richiesta che il deputato regionale Giovanni Cafeo della Lega ha fatto all’assessore alla Sanità, Ruggero Razza.

“Contratti capestro per il personale sanitario assunto a tempo determinato per l’emergenza Covid19″. Denuncia il parlamentare regionale. “La questione, insieme alla stabilizzazione dei precari con la legge Madia è stata discussa in Commissione Salute ed è emerso un quadro molto chiaro: ogni Asp sta usando criteri, metodi e trattamenti diversi per colpa di una circolare assessoriale che concede discrezionalità ed eccessive responsabilità alle singole aziende sanitarie. Queste ultime, da una parte devono provvedere a far sottoscrivere i contratti e dall’altro hanno l’obbligo di tenere sotto controllo il bilancio”.

Il parlamentare regionale della Lega, Cafeo, descrive una situazione allarmante per la sanità siciliana, che resta ancora sotto stress per mancanza di personale. Emblematico è il caso dei biologi a cui sono stati proposti contratti di pochissime ore.

“Ai biologi – spiega ancora Cafeo – sono state assegnate 24 ore mensili, il che è un’assurdità. Inoltre, è inconcepibile che i contratti per il personale sanitario si debbano rinnovare di mese in mese. La prossima scadenza è il 30 aprile mentre nelle settimane scorse, sempre in Commissione, l’assessorato alla Salute si era impegnato assicurando proroghe fino al 31 dicembre”. 

“Ci aspettiamo da parte dell’assessore Razza – conclude Cafeo – la risoluzione del problema ma se non arriveranno risposte porteremo in aula, all’Ars, la questione, allo scopo di parlamentarizzare una vicenda che interessa da un lato la salute degli utenti e dall’altro le professionalità del personale sanitario, in prima linea nella lotta al Covid19. In quel modo, avremmo l’opportunità di verificare le modalità di gestione di questa vicenda, che sta assumendo aspetti grotteschi. Peraltro, i casi Covid19 sono tutt’altro che spariti, per cui la sanità siciliana rischia di trovarsi impreparata. E sarebbe davvero una beffa, visto che l’esperienza della pandemia qualcosa ci ha suggerito”.

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