Dopo una lunga e serrata trattativa iniziata nello scorso mese di febbraio, il Contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area Sanità è realtà. Il documento è stato siglato a Roma e la Cisl Medici è stata tra i protagonisti di questi mesi.
“La nostra organizzazione ha messo in chiaro da subito che questo contratto partiva già monco sulla parte finanziaria – ha sottolineato il segretario nazionale della Cisl Medici, il siracusano Vincenzo Romano – Una proposta di accordo figlia di una legge di bilancio varata nel 2018 quando l’inflazione viaggiava intorno all’1%, ben lontana dall’attuale 8,70%. Abbiamo chiesto di agire in maniera forte sulla parte normativa al fine di migliorare quelle condizioni di lavoro che il covid e la carenza cronica di personale avevano reso ormai logoranti e non più sostenibili”.
I Medici della Cisl sottolineano come il risultato ottenuto apporti migliorie alle condizioni di lavoro dei dirigenti e sanitari dipendenti del Servizio sanitario nazionale pubblico.
Nel nuovo contratto – proprio per eliminare qualsiasi possibilità di affidarsi ad interpretazioni – sono stati eliminati tutti quei “di norma” e “di regola” che aumentavano la discrezionalità delle aziende.
“Il contratto siglato contiene anche limiti inderogabili per il numero massimo di guardie e pronte disponibilità per i medici – continua Romano – Questi, insieme ad altri provvedimenti e agli adeguamenti economici rappresentano una prima risposta dopo le grandi difficoltà vissute durante la pandemia dai medici, presenti sempre per garantire la tutela della salute”.
L’accordo sottoscritto interviene sull’orario di lavoro, mettendo fine all’abuso di orario non contabilizzato né retribuito; fissati anche tempi certi per il conferimento degli incarichi al compimento dei 5 anni di servizio; è stato fissato il numero massimo di guardie e reperibilità nel rispetto delle norme sulla sicurezza, così come è stata eliminata la norma che prevedeva il dimezzamento dell’indennità di esclusività in caso di part-time, particolarmente avvertita, come sottolineato dalla CISL Medici, dalle colleghe per le loro peculiarità di impegni familiari.
“È stata una trattativa lunga e sicuramente importante per il settore – ha commentato Giuseppe Runza, segretario generale della Cisl Medici Ragusa Siracusa – Questa organizzazione è stata protagonista sin dal primo momento. Ora il percorso continua perché l’obiettivo principale è il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale. Temi che rilanciamo da questo territorio per avere maggiori risorse finanziarie e avviare un piano di assunzioni importante”.
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