“Intendono farci apparire come un partito a trazione settentrionale, invece, scopriamo che il Movimento 5 Stelle ha favorito le aziende agricole del Nord Italia”.
Lo afferma il parlamentare regionale di Prima l’Italia, Giovanni Cafeo, in merito al Pac 2023-2027, piano strategico sulla politica agricola, presentato il 31 dicembre dal ministero dell’Agricoltura, diretto dall’esponente del M5S, Stefano Patuanelli, ma bocciato dalla Commissione europea in quanto tende a favorire le aziende agricole e zootecniche super intensive, concentrate nella zona del Nord Italia, a scapito delle aeree rurali del Mezzogiorno, tra cui la Sicilia.
“Gli stessi funzionari di Bruxelles – spiega l’On. Giovanni Cafeo – ritengono che il Pac debba prevedere maggiori aiuti alle zone più svantaggiate, in modo da essere competitive con i mercati ed evitare l’allargamento della forbice tra l’economia del Nord e quella del Sud. Se questo provvedimento fosse stato firmato da un ministro leghista, avremmo visto scendere in piazza gli esponenti del M5S brandendo la bandiera del Mezzogiorno, colpito dalle solite politiche nordiste, invece, vanno guardati sempre i fatti. Noi siamo per le imprese e per il lavoro”.
Il parlamentare regionale di Prima l’Italia, analizzando il giudizio dei funzionari europei sul Pac italiano, evidenzia che il piano bocciato prevede una redistribuzione dei sussidi iniqua ed un eccesso di burocrazia.
“Occorre rimediare all’errore commesso – conclude Giovanni Cafeo – dal ministro del M5S, Stefano Patuanelli e dallo staff del Dicastero all’Agricoltura e provvedere immediatamente ad una modifica del testo perché si tenga conto delle esigenze del Sud ma anche delle nuove dinamiche del settore, scaturite dalla crisi energetica che hanno inciso sui costi di produzione, a cominciare dai fertilizzanti”.
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