Un finto maresciallo dei carabinieri ha tentato di truffare due strutture ricettive agrigentine con carte di credito fasulle. Due imprenditori insospettiti si sono rivolti ai carabinieri della Compagnia di Agrigento. Si tratta dei proprietari di due alberghi di viale Cannatello e Villaggio Mosè che hanno presentato denuncia – querela contro ignoti per tentata truffa. Entrambi hanno riferito che un sedicente sottufficiale dell’Arma – quasi sicuramente lo stesso in tutti e due casi – ha effettuato telefonicamente una prenotazione per due camere doppie, provvedendo al relativo pagamento tramite carta di credito: circa 1.600 euro. Due giorni dopo il sedicente carabiniere ha contattato nuovamente le strutture, chiedendo la cancellazione della prenotazione e la restituzione della somma su iban straniero. Acquisite le denunce i carabinieri, dopo avere notiziato la Procura di Agrigento, hanno avviato le indagini. La modalità della nuova truffa generalmente è la seguente. L’albergo o altra struttura ricettiva, riceve una prenotazione per un soggiorno. Il cliente invia all’albergatore i dati della carta di credito (quasi sicuramente clonata o rubata) da utilizzare per il pagamento anticipato dell’intero importo della vacanza. La mail contiene tutti i dati della carta di credito e la fotocopia della carta di identità del cliente. A questo punto la struttura alberghiera procede al prelievo della somma. Dopo qualche giorno il cliente annulla la prenotazione per gravi problemi. Il falso cliente, a questo punto, chiede all’albergo di essere rimborsato e indica le coordinate di un conto corrente bancario di una banca – straniera – sul quale versare l’importo. Lo scopo della truffa chiaramente è quello di procurarsi denaro “pulito”, utilizzando l’albergatore come intermediario che in buona fede versa i soldi sul conto corrente indicato.
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