21 Novembre 2024

Ambiente, la Regione dice “sì” ai termovalorizzatori: uno verrà realizzato a Siracusa

Il nuovo piano di gestione dei rifiuti approvato quest’oggi dalla Regione prevede la realizzazione di un inceneritore a Siracusa

Recuperare il 65 percento dei rifiuti urbani eliminando il relativo trasferiamo al di fuori della nostra isola, ridurre del 40 percento quelli che sono gli attuali costi di trattamento, e, soprattutto, generare un consistente risparmio che si aggira sui 150 milioni di euro annui: il tanto atteso piano di gestione dei rifiuti è stato approvato questa mattina dal presidente della Regione Renato Schifani, nella sua veste di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti. Il piano, dunque, prevede la costruzione di un termovalorizzatore a Siracusa oltre a quelli che verranno realizzati nelle province di Palermo Catania, Messina, Agrigento, Caltanissetta, Enna e Ragusa. Gli inceneritori saranno caratterizzati da una potenzialità di 600 mila tonnellate, e, per la loro realizzazione, servirà un impiego di spesa di ben 800 milioni di euro provenienti dal fondi Sviluppo e Coesione 2021-2027. Così come ha sottolineato Schifani, il nuovo piano servirà a rispondere in maniera efficiente a quella che, lo stesso presidente, definisce come una “situazione particolarmente difficile che ancora oggi scarica troppi oneri sia sui cittadini che sui bilanci pubblici”.

E parlando di cifre, nonostante occorrerà qualche anno (almeno due) prima che tali progetti, per la loro complessità e anche a causa della burocrazia, verranno tramutati in realtà, non si può non considerare l’impatto futuro che avranno sulla Tari, tassa che vede proprio Siracusa (così come Catania, che è a quota 594 euro) ai vertici nazionali con una spesa media annua altissima (398 euro a fronte dei 183 euro che si pagano nel capoluogo italiano dove i cittadini spendono meno, la città di Trento). Proprio nel momento in cui gli impianti funzioneranno e saranno a regime anche le tariffe pagate attualmente dagli utenti, che, com’è noto, servono a “coprire” il costo per la gestione dei rifiuti, dovrebbero dunque diminuire sensibilmente . Elemento, questo, che rappresenta il vero motivo del grande interesse generale attorno alla vicenda di cui si parla da tantissimo tempo. Adesso, comunque, il prossimo passaggio toccherà alle Srr, le cosiddette società di regolamentazione dei rifiuti, le quali saranno chiamate alla modifica e l’approvazione dei 18 “piani d’ambito” per consentire all’iter di proseguire verso l’attuazione. In particolare, come detto, all’interno del piano assumono rilievo i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sarebbero state già tutte individuate.

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