11 Marzo 2025

Archeologia e topografia degli Iblei, al “Paolo Orsi” si presenta il volume di Cannata, Frasca a Scaravilli

Si tratta del secondo volume della collana che approfondisce il paesaggio ibleo nei suoi aspetti storici, materiali, produttivi, topografici, architettonici e iconografici

“Hyblaea II. Studi di archeologia e topografia dell’altopiano ibleo”: è il titolo del volume realizzato dagli archeologi siciliani Antonino Cannata, Massimo Frasca e Marco Stefano Scaravilli che verrà presentato venerdì 20 dicembre, a partire dalle 17, nell’audotorium del museo regionale “Paolo Orsi” di Siracusa.

L’opera accoglie contributi di carattere eterogeneo (in lingua italiana e straniera) a firma di studiosi di varia nazionalità provenienti dal mondo accademico, istituzioni museali, di ricerca e di tutela. Grazie al loro contributo, la collana intende offrire i risultati delle ricerche multidisciplinari riguardanti il territorio ibleo, finalizzate all’approfondimento e all’aggiornamento delle conoscenze di questo paesaggio peculiare nei suoi molteplici aspetti storici, materiali, produttivi, topografici, architettonici e iconografici. Contiene articoli che parlano di un periodo storico ben preciso, che va dalla preistoria fino all’età del ferro.

“Si tratta di un lavoro che restringe il focus sulle fasi più antiche del popolamento umano nel territorio ibleo, – spiega l’archeologo Antonino Cannata – ed in quest’ottica la prima sezione dell’opera accoglie cinque saggi inediti che, seppur incentrati su metodologie e problematiche eterogenee, apportano interessanti elementi di novità su differenti tematiche e linee di ricerca relative all’archeologia e alla topografia antica della cuspide sud-orientale della Sicilia, con riferimento ad un ampio arco cronologico che dalla preistoria giunge alla fine dell’età Ferro e alle prime fasi della penetrazione greca”.

Il primo volume, che era uscito nel 2022, è invece composto da una raccolta di 10 diversi contributi di carattere eterogeneo e riferito ad un arco cronologico ben più ampio, fino al periodo del Medioevo, a firma di docenti universitari, funzionari di soprintendenza e ricercatori indipendenti che, grazie al contributo dei 3 studiosi, unisce i risultati delle ricerche effettuate negli anni precedenti.

Antonino Cannata è un archeologo classico dì Canicattini Bagni, specializzato negli studi sulla cultura materiale di età ellenistica e romana e, dal 2017, direttore del centro studi “Aditus in rupe”. Da diversi anni conduce ricerche sull’archeologia dei paesaggi ed ha coordinato alcuni progetti di studio e valorizzazione di siti rupestri della Sicilia sud-orientale. Ha partecipato inoltre a varie campagne di scavo e di ricerca in Sicilia in collaborazione con l’Università di Catania, con le soprintendenze di Catania e Siracusa e con l’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ha all’attivo numerose pubblicazioni in riviste scientifiche e atti di convegni su temi concernenti l’archeologia urbana, le campagne, la cultura materiale ed interazioni tra la tarda età repubblicana e il tardoantico. È l’ideatore, oltre che curatore, della collana.

Massimo Frasca è stato Professore Associato di Archeologia Classica e direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia all’Università di Catania. Ha diretto scavi in Sicilia e nell’Italia meridionale ed è stato componente delle missioni archeologiche italiane di Prinias (Grecia) e di Iasos e Kyme Eolica (Turchia). È autore di numerose pubblicazioni e monografie scientifiche. I principali temi di ricerca riguardano le colonie greche della Sicilia e le loro relazioni con le genti indigene e la produzione artigianale di Kyme Eolica e di altre città dell’Asia Minore. Attualmente è direttore della rivista Cronache di Archeologia dell’Università di Catania.

Marco Stefano Scaravilli, infine, è specializzato in Archeologia classica. Ha preso parte a numerosi progetti di ricerca in Italia e all’estero, inclusa la missione archeologica italiana a Nea Paphos (Cipro), di cui è membro stabile. Attualmente svolge la mansione di funzionario archeologo presso la Soprintendenza Abap per la città metropolitana di RC e la provincia di VV (Ministero della Cultura) con gli incarichi di direzione del Museo e Parco Archeologico di Medma-Rosarno (Rosarno-RC) e del Parco Archeologico dei Taureani (Palmi-RC). Ha pubblicato numerosi studi in riviste scientifiche e volumi.

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