“La manutenzione a Pantalica non esiste. Se dovesse scaturire un incendio a causa del forte caldo – che ancora deve arrivare nel suo apice – il rischio per il sito naturalistico e patrimonio Unesco sarebbe altissimo”. Il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri, punta il dito sulla mancata cura di alcuni siti di Pantalica e chiama in causa il dirigente Giancarlo Perrotta: dal parcheggio di sella di Filipporto, guardando sulla destra, è visibile la Necropoli di Filipporto composta da un migliaio di tombe che si estendono sulle pendici e nella conca dell’Anapo, appartenenti all’ultima fase della città (IX, VIII sec. a.C). Tutte ricolme di erba alta. Le grotte del villaggio Bizantino, peggio, sull’altopiano di Pantalica rimangono quasi esclusivamente i ruderi dell’Anaktoron, un edificio megalitico di grossi blocchi di 37,5×11,5m. Peggio. “E del belvedere non ne parliamo – sottolinea Auteri – continuo a rivolgermi al dirigente della Forestale, che lo gestisce: la mancanza di visione nel rapporto con i turisti è evidente e se non si è capace di assumersi la responsabilità di curare uno dei nostri fiori all’occhiello”. Proprio Auteri, assieme ai colleghi di FdI all’Ars, ha recentemente presentato un ddl per aprire alla gestione di manager esterni per migliorare la promozione turistica dei siti archeologi per rendere più efficiente il sistema di gestione e pianificazione delle attività. E la situazione in cui si trova Pantalica rafforza ancor di più la sua tesi. “L’atteggiamento del dirigente Nunzio Perrotta deve cambiare altrimenti sarà meglio ammettere la propria inadeguatezza e fare un passo indietro – conclude – non vorrei si ripetesse quanto accaduto a Cavagrande, che sta pagando dopo anni gli esiti devastanti di un incendio. Deve immediatamente occuparsi di realizzare strade tagliafuoco, almeno, per impedire un potenziale disastro”
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