Il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, neo-deputato regionale per il movimento Popolari e Autonomisti, scrive al governo regionale, nazionale e a tutte associazioni di categoria in merito al caro bollette.
“La grave e persistente crisi economica, acuita negli ultimi anni dalla pandemia e da congiunture politico-economiche negative a seguito del conflitto russo-ucraino, sta mettendo in ginocchio cittadini, famiglie ed imprese. L’incertezza degli approvvigionamenti energetici nel prossimo futuro, le sanzioni adottate dalla Comunità Internazionale nei confronti della Russia nonché la puntuale speculazione finanziaria sulle materie prime, rischiano di travolgere il tessuto produttivo dell’intero Paese.” Inizia così la lettera che l’On. Carta, nella sua duplice veste, invia al governo. “All’aumento incontrollato ed esponenziale registrato negli ultimi mesi del costo dell’energia e del gas, non sfuggono nemmeno gli Enti locali, persino quelli più virtuosi, che hanno visto lievitare le loro “bollette” anche del 200%. Gli ultimi apprezzati provvedimenti adottati tempestivamente dal Governo nazionale con l’approvazione del NADEF, sono rivolti a famiglie ed imprese, ma nulla purtroppo essi prevedono per il sostegno agli Enti Locali che rappresentano le Istituzioni più prossime per soddisfare bisogni ed istanze dei cittadini.” Sottolinea Carta portando come esempio i dati relativi a Melilli, Comune che da sei anni amministra. “L’esperienza del Comune di Melilli rappresenta – in un panorama di debolezza finanziaria strutturale di tutti i Comuni Italiani – certamente un esempio virtuoso, vantando strumenti di programmazione economica e finanziaria allineati ed approvati con regolarità nel rispetto delle norme vigenti, atteso che il rigore e la responsabilità con cui si è amministrato ha consentito di consolidare ottime performance amministrative e contabili. Da puntuale e rigorosa verifica contabile la sopraindicata congiuntura economica e l’inflazione galoppante, impongono per l’esercizio finanziario 2023, rispetto alle previsioni del 2022, consistenti incrementi nel capitolo di spesa relativo alla fornitura di energia elettrica e gas che lievitano, rispettivamente, da €. 1.734.670,00 a € 3.341.626,78.”
La crudezza del dato numerico rende superfluo ogni commento ma, nel contempo, impone una immediata e risoluta risposta dai Governi dalle SS.LL. presieduti ai quesiti che in questi giorni stanno assalendo tutti i colleghi Sindaci d’Italia.
Si interroga l’Onorevole Carta “Non è certo retorico chiedersi come faranno i Comuni nei prossimi anni a garantire i servizi essenziali ai cittadini, agli anziani, ai disabili ed agli studenti ed alle categorie deboli. La scelta a cui saranno chiamati i Sindaci sarà inevitabilmente dolorosa. I Comuni saranno costretti o a pagare le utenze energetiche o ad erogare servizi ai cittadini. La condizione attuale non offre altra possibile alternativa. Alla drammatica difficoltà che vivranno gli Enti Locali nella redazione dei prossimi bilanci comunali, certamente non si potrà porre rimedio con l’attivazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, la cui messa in esercizio richiede tempi medio-lunghi inconciliabili con le imminenti scadenze contabili. Servono dunque delle soluzioni immediate per fronteggiare l’emergenza che i Comuni stanno vivendo, posto che ulteriori ritardi comporterebbero inevitabilmente il “default” di centinaia di Comuni Italiani, mettendo così a dura prova il sistema degli Enti Locali e destando preoccupazioni di tenuta sociale ed ordine pubblico.” Alla luce di quanto esposto l’On Peppe Carta chiede l’adozione di immediati provvedimenti legislativi tesi a consentire ai Comuni l’approvazione degli strumenti di programmazione economico-finanziario predisponendo anche concreti interventi a loro sostegno al fine di una buona e regolare amministrazione nell’interesse esclusivo dei nostri concittadini.
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