Un video che ritrae una famiglia di cinghiali attraversare la strada “do Curtu”, all’interno della Riserva naturale orientata Pantalica, Anapo e Cavagrande, riaccende i riflettori su un problema sempre più grave. La presenza massiccia di cinghiali, ormai non più confinata alla riserva ma estesa anche alle aree rurali circostanti, ha spinto il deputato regionale Carlo Auteri a un nuovo, duro intervento.
“Non siamo più davanti a episodi isolati – ha dichiarato Auteri – ma a una vera e propria emergenza. I cinghiali distruggono campi, rappresentano un pericolo per i cittadini e minano la sicurezza del territorio. Non si può più aspettare”.
Nel mirino del parlamentare siciliano c’è Gaetano Perrotta, direttore dell’Ente Fauna Siciliana, ente gestore della riserva. “Le associazioni venatorie hanno chiesto un confronto, ma sono rimaste senza risposta. Il silenzio è diventato la norma”, afferma Auteri, che annuncia di aver scritto al direttore generale dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente per chiedere l’autorizzazione urgente a battute di contenimento.
Parole dure anche sulla gestione complessiva della riserva: “Questo immobilismo è il simbolo di un fallimento. Perrotta non ha dimostrato le competenze necessarie per gestire una riserva così delicata. La mancanza di una visione turistica e di sviluppo è inaccettabile”.
Il deputato ha incaricato un pool di esperti per elaborare un Piano di gestione alternativo da proporre alla Regione. “La riserva di Pantalica merita una gestione seria, competente e lungimirante. I cittadini e gli operatori locali non possono più pagare il prezzo di questa inadeguatezza”.
Auteri conclude con un appello deciso: “È ora di voltare pagina. Chiedo formalmente le dimissioni del direttore Perrotta. Non si può più andare avanti così”.
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