Si è tenuto stamattina a Francofonte, in piazza Garibaldi, un sit-in di protesta alla presenza di numerosi imprenditori, pensionati e cittadini.
Un momento di sensibilizzazione promosso dalla sede locale di CNA Francofonte, guidata dal presidente Salvatore Occhipinti. Presenti, inoltre, le referenti comunali Milena Maiorana e Salvatrice Ciaffaglione, il vicepresidente regionale di CNA Innocenzo Russo ed il segretario territoriale Gianpaolo Miceli. Alla mobilitazione cittadina si è unito il sindaco Daniele Lentini.
Al centro del confronto pubblico è stato posto il tema drammatico del caro energia con artigiani e commercianti che lamentano aumenti di oltre il 300% delle utenze elettriche e del gas, una condizione che sta determinando la chiusura di diverse attività del comparto e rischia di fermare la quasi totalità delle micro e piccole imprese locali. In piazza titolari di bar, panificatori, acconciatori, piccoli commercianti, ristoratori, imprenditori edili, impiantisti e pensionati, tutti uniti dal grido di allarme verso i vari livelli di rappresentanza politica.
“Il Tempo è Scaduto!” hanno incalzato i vertici di CNA, invitando tutti i partecipanti ad una prossima manifestazione provinciale in corso di organizzazione, in sinergia con le altre sigle di rappresentanza delle imprese.
“È ora di agire con interventi in grado di arginare il caro bollette – hanno dichiarato i vertici di CNA presenti alla manifestazione – prevedendo un tetto massimale al gas ed all’energia anche temporaneo, in grado di arrestare un’autentica emorragia di imprese nel territorio. Occorre prevedere sostegni economici – continuano – e dare così liquidità alle piccole imprese, prevedendo anche modelli che incentivino l’autoproduzione.”
Altro tema caro è quello relativo ai bonus edilizi. Troppe imprese sono ancora con i cassetti fiscali pieni senza una prospettiva reale di monetizzarli, un’ulteriore “mazzata” che sta portando alla chiusura di centinaia di imprese e al licenziamento di migliaia di lavoratori, con la beffa della pretesa dello Stato di avere versati oneri e tassazioni che risultano, per i più, impagabili.
“È ora di alzare il livello della mobilitazione e pretendere una risposta rapida e concreta – concludono i rappresentanti di CNA presenti a Francofonte – le rappresentanze delle imprese hanno indetto anche una mobilitazione regionale per il prossimo 7 novembre, cercando di sensibilizzare al massimo il decisore politico affinché si faccia presto e si faccia bene perché il rischio reale è che a Francofonte, così come nel resto del Paese, nelle prossime settimane crolli l’intero sistema produttivo.”
Francofonte, Impresa, Lavoro
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