Il progetto, fortemente voluto lo scorso anno da CNA Impresasensibile Onlus e promosso anche dall’ANSPI, era incentrato su una sessione di laboratori teorico-pratici attraverso i quali 50 “diversamente giovani” ad Augusta e Siracusa hanno potuto incrementare e potenziare le proprie conoscenze nell’utilizzo degli smartphone di nuova generazione, forniti in comodato d’uso gratuito, imparando a comunicare a distanza e in piena sicurezza per evitare, in caso di isolamenti forzati come quelli dovuti alla pandemia di Covid, di restare completamente soli e isolati dal mondo.
A seguito del grande successo avuto dall’iniziativa, quest’anno saranno ben cinque i laboratori attivati in tutta la Sicilia e in particolare a Siracusa, Carlentini, Francofonte, Enna e Palermo.
Nella sede di Siracusa saranno dunque 25 i posti messi a disposizione, destinati a chi, non più giovanissimo, desidera avvicinarsi alle nuove tecnologie di comunicazione, “per non essere esclusi da un mondo che cambia”.
“Siamo davvero entusiasti per questa seconda edizione di un progetto di grande successo e soprattutto dall’importante valenza sociale – dichiara Lucia Arsì, presidente di CNA Pensionati Siracusa – grazie ad un approccio semplice e diretto, possibile anche per merito dei docenti che si sono spesi in questa iniziativa”.
“È bello constatare come alla fine dei laboratori ai nostri nonni le tecnologie e i nuovi metodi di comunicazione non appaiono più come mostri indecifrabili – aggiunge padre Claudio Magro, parroco e presidente dell’ANSPI – ma al contrario come ulteriore modo per avvicinarsi ai figli e ai nipoti, spesso residenti lontano da loro ”.
“Con il progetto <<Distanti ma vicini>> proviamo a rompere un muro, a restringere un gap generazionale fatto di incomunicabilità avvicinando gli anziani alle nuove tecnologie – spiega Pippo Gianninoto, promotore del progetto per CNA Siracusa – e quindi ampliando modi e metodi per comunicare, sia con parenti e amici sia, attraverso la rete, con il mondo intero, imparando a riconoscere anche le insidie e le trappole della comunicazione globale”.
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