Nell’auditorium dell’istituto Insolera si sono dati appuntamento studenti, insegnati e dirigenti delle scuole aderenti per assistere alla proiezione di tredici cortometraggi, che rappresentano la sintesi delle attività svolte nel corso dell’anno. Incontri e conferenze con magistrati, uomini delle istituzioni, intellettuali e giornalisti per ragionare e approfondire il tema della legalità con imprescindibili riferimenti a giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, agli uomini delle scorte e ai loro familiari nel trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio.
Tredici cortometraggi e tredici modi diversi di raccontare la mafia e gli strumenti culturali per combatterla ma anche le donne e gli uomini che si sono spesi, talvolta pagando con la vita. La scuola siracusana è stata la protagonista del primo dei due eventi conclusivi del progetto “Educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva. A scuola di corto”, realizzato dal Comune con il partenariato del Rotary club Monti Climiti e del Dipartimento di giurisprudenza dell’università di Messina.
L’evento finale si terrà al Teatro greco il 30 maggio, quando saranno premiati i migliori corti proiettati oggi, scelti dal comitato scientifico del Rotary club Monti Climiti coordinato dal presidente del sodalizio, Enzo Rindinella. La consegna avverrà alla presenza di Piero Grasso, ex presidente del Senato ed ex magistrato antimafia, che sarà ospite dell’istituto Quintiliano.
«Qualsiasi discorso sulla libertà parte sempre dalla legalità che ne è condizione fondante in una società», ha detto l’assessore alla Cultura e alla Legalità, Fabio Granata, che ha portato anche i saluti del sindaco, Francesco Italia, assente per altri impegni. «La mafia – ha aggiunto Granata – si infiltra nella società, e non solo quella siciliana, per la sua capacità di investire capitali in tutto il mondo; si consolida sfruttando le persone che si piegano al suo potere e blocca ogni forma di sviluppo civile ed economico. Non è una caso – ha concluso l’assessore – che oggi, a 30 anni dalle stragi, l’attenzione sia rivolta ai depistaggi dell’attentato a Borsellino e, dunque, ai collegamenti della mafia con il potere politico ed economico».
A fare gli onori di casa è stata la dirigente dell’Insolera, Egizia Sipala, mentre il presidente Rindinella si è detto ben lieto dell’adesione del sodalizio al progetto educativo promosso dal Comune. Il moderatore dei lavori, il giornalista Aldo Mantineo, ha ricordato che quest’anno cadono i 40 anni di altre due stragi: quella in cui perse la vita il prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa (il 3 settembre) e quella della circonvallazione di Palermo (il 16 giugno) in cui venne assassinato anche il carabinieri diciannovenne siracusano Salvatore Raiti.
Questi i titoli dei corti: “Al posto tuo” della scuola Costanzo; “Gli angeli di Falcone e Borsellino” della scuola di Cassibile intitolata proprio ai due giudici; “La speranza non deve morire” dell’istituto Alessandro Rizza; “La Iena, lo show della risate soffocanti” della Lombardo Radice; “L’obiettivo” della scuola Paolo Orsi; “Il ritratto di un bullo. La maledizione di Dorian Grey” del Wojtyla; “Da silenziose compagne dei boss a messaggere di legalità” dell’Archimede; “Madri per sempre” del Quintiliano; “Il loro nome” del Corbino; “La memoria di un incontro” dell’Einaudi; “Cambiare è possibile, devi solo volerlo” del Gargallo; “Sempre sarai” del Santa Lucia; “La bellezza dimenticata – Radici” del Brancati.
Un estratto dal Cortometraggio della Lombardo Radice.
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