La recente assemblea elettiva di Confcommercio ha sollevato polemiche e richieste di maggiore trasparenza da parte di alcuni ex membri dell’organizzazione. Tra questi, Elio Piscitello, che dopo aver rassegnato pubblicamente le dimissioni, ha denunciato difficoltà nell’accesso agli atti relativi all’assemblea.
Secondo quanto dichiarato da Piscitello, inizialmente era stata garantita la possibilità di visionare e ottenere copia dei documenti relativi all’assemblea. Tuttavia, l’accesso effettivo sarebbe stato poi limitato alla sola visione del verbale dell’assemblea, senza la possibilità di consultare gli atti considerati rilevanti o di ottenerne copia. Questo avrebbe sollevato dubbi sulla coerenza delle comunicazioni ricevute nei giorni precedenti.
Uno degli aspetti contestati riguarda l’orario di apertura dell’assemblea, riportato nel verbale alle ore 18:00 con la presenza in sala di 342 soci su 385 aventi diritto al voto. Piscitello e i suoi legali sostengono che questa informazione non corrisponderebbe alla realtà, affermando che alle 18:00 sarebbero state presenti in sala solo poche persone e che l’accreditamento dei soci sarebbe terminato intorno alle 21:55, tra code e difficoltà organizzative. Secondo la loro ricostruzione, l’assemblea non si sarebbe dunque aperta regolarmente, e sarebbero disponibili prove fotografiche e testimonianze a supporto di questa tesi.
Un altro elemento di preoccupazione sollevato riguarda la gestione delle deleghe di voto. Piscitello ha denunciato la presenza di deleghe multiple conferite da un singolo delegante a più soci, oltre a presunte irregolarità nella compilazione di alcune deleghe. Secondo le accuse, nel verbale dell’assemblea non vi sarebbe alcun riferimento a queste problematiche, il che solleva interrogativi sulla correttezza della procedura di voto e sulla validità dell’esito elettorale.
Alla luce di queste criticità, viene chiesta un’azione da parte di Confcommercio Nazionale per garantire maggiore trasparenza. Le richieste avanzate includono l’accesso immediato a tutti gli atti originali, comprese le deleghe, e una verifica indipendente delle firme, dei presenti e delle deleghe stesse.
Parallelamente, Piscitello ha reso noto di aver incaricato i suoi legali di presentare un esposto alla Procura per accertare se le presunte irregolarità riscontrate possano configurare ipotesi di reato. L’obiettivo dichiarato è quello di fare chiarezza sulla regolarità della procedura elettorale e garantire il rispetto delle normative statutarie e civilistiche.
Confcommercio, da parte sua, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alle accuse mosse. Resta da vedere se l’associazione risponderà alle richieste di verifica e trasparenza avanzate dagli ex membri e dai legali coinvolti nella vicenda.
Aggiungi un commento