31 Marzo 2025

Elezioni Provinciali o Ripartizioni? Gli interrogativi di Carlo Gradenigo

Le elezioni provinciali di secondo livello a Siracusa si avvicinano, portando con sé riflessioni sulla rappresentatività e il pluralismo politico del territorio. Un tempo era la cittadinanza a votare direttamente i propri rappresentanti; oggi, invece, la scelta è affidata a consiglieri comunali e sindaci già eletti nei 21 comuni della provincia. Il botta e risposta tra rappresentati del PD, Sindaco Italia e Capo di Gabinetto Giansiracusa ha infiammato i toni della discussione a cui partecipa anche il presidente di Lealtà e Condivisione Carlo Gradenigo.

“In un quadro politico liquido come quello di Siracusa – dice Gradenigo – reduce da una tornata elettorale per le comunali che ha sancito la vittoria di quello che oggi chiamano civismo, ovvero la possibilità di stare da una parte o dall’altra o in tutt’e due contemporaneamente, il Sindaco del Capoluogo, a ragion veduta, blocca il rimpasto di giunta posticipandolo alle suddette elezioni provinciali lanciando al contempo la candidatura a Presidente della Provincia del suo Capo di Gabinetto”.

Secondo Carlo Gradenigo, presidente di Lealtà e Condivisione, questa scelta solleva interrogativi sulla reale volontà di cambiamento nell’amministrazione del territorio: “È chiaro e lecito che il Sindaco di Siracusa voglia farsi parte attiva di ciò che lui chiama cambiamento, ma che la Provincia possa essere amministrata dalle stesse tre persone e con lo stesso metodo esclusivo e spesso approssimativo portato avanti fin qui al Comune di Siracusa più che di cambiamento sa di consolidamento in barba a pluralismo e rappresentatività.”

Nel frattempo, l’ipotesi di un sostegno dell’MPA a questa dinamica sembra sempre più concreta. A evidenziare ulteriormente la particolarità della situazione, il Sindaco di Buccheri ha lanciato una proposta inedita: nominare direttamente i due principali contendenti alla presidenza e alla vicepresidenza della Provincia, evitando così una vera e propria competizione elettorale. “Una proposta sincera”, osserva Gradenigo, alla quale suggerisce di aggiungere “per coerenza anche la modifica e sostituzione del termine ‘elezioni’ con ‘ripartizioni’ provinciali.”

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