Mentre Siracusa, come altre città della provincia, rischia di restare sommersa dai rifiuti indifferenziati per il blocco della discarica di Lentini, il sindaco Francesco Italia risponde all’assessore regionale Baglieri che ieri, aveva addossato le responsabilità dell’emergenza ai Comuni colpevoli di non attuare con scrupolo la raccolta differenziata.
“Le recenti dichiarazioni dell’assessore Baglieri – scrive Francesco Italia – non sembrano risolutive per i sindaci e i cittadini di quei territori che stanno affrontando un’emergenza senza precedenti in tema di spazi per il conferimento dei rifiuti indifferenziati. Esse appaiono particolarmente stridenti là dove si prova a scaricare la responsabilità su altri”.
“La cartolina di una Sicilia invasa dalla spazzatura nell’estate 2022 è una macchia che va oltre le singole responsabilità. Un’immagine che segna irreparabilmente il fallimento complessivo, in tema di rifiuti, di una classe politica che negli ultimi 20 anni ha governato in Sicilia”.
“Nell’ultimo quinquennio, la maggior parte dei comuni ha invertito la rotta in tema di raccolta differenziata raggiungendo percentuali considerevoli. Per contro, è vero che la maggior parte delle SRR non è riuscita a pianificare soluzioni risolutive per ciò che attiene all’impiantistica. Proprio per sbloccare il sistema degli impianti, tutte le SRR della Sicilia orientale, all’indomani della bocciatura da parte dell’Assemblea regionale del disegno di legge di riforma governativo sui rifiuti, nell’ormai lontano marzo 2020, furono commissariate”.
“Cosa hanno prodotto i commissari scelti e nominati dalla Regione Siciliana in questi due anni? Poco o nulla. E certo non per colpa dei sindaci! In un sistema malato e fortemente condizionato, come quello dei rifiuti, nemmeno i commissari, in due anni, sono riusciti a modificare lo status quo. E a nulla è servito aver manifestato, tra i primi come provincia di Siracusa, più di un anno fa, nel marzo del 2021, la disponibilità alla realizzazione di termo-utilizzatori”.
“Come l’assessore Baglieri dovrebbe sapere, le gare effettuate da alcune SRR per portare i rifiuti all’estero sono andate tristemente deserte. Se è vero che, come l’assessore sostiene, esistono spazi sufficienti per garantire il 35% di conferimento dei rifiuti indifferenziati negli impianti siciliani esistenti, qualcuno dovrà spiegare ai cittadini delle province di Messina, Siracusa e Catania perché la discarica di Sicula Trasporti è congestionata, per lo più a causa dei rifiuti del comune di Catania che in questi anni ha fatto nulla o poco più di nulla in tema di differenziata”.
“A mio avviso, dovrebbe essere il comune di Catania a conferire i rifiuti al di fuori della regione, liberando gli spazi per i cittadini di quelle comunità che da anni differenziano. Appare peraltro davvero surreale ed inverosimile che il direttore del Dipartimento rifiuti autorizzi quei conferimenti che, il giorno dopo, il direttore di un altro dipartimento blocca”.
“So bene che le responsabilità non sono addebitabili alla conduzione dell’assessore, tanto più che, come ho già scritto, non sono alla ricerca di capri espiatori. Ritengo però assolutamente ingiusto che i nostri concittadini – passati in questi anni dall’1,5 a più del 50 per cento di raccolta differenziata – debbano continuare a svegliarsi, nel pieno di una stagione turistica di grande richiamo, con la città disseminata di rifiuti”. “Siamo in emergenza – conclude il sindaco di Siracusa – e temo che la Regione non ne abbia ancora realmente compreso l’entità e le conseguenze”.
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