“Sono lieto di avere contribuito all’approvazione in Ars del disegno di legge che sancisce la nascita in Sicilia dei Consigli Comunali dei Giovani. Un organismo finalmente riconosciuto in via ufficiale e quindi realmente rappresentativo, attraverso il quale potremo ricucire il distacco attuale tra le nuove generazioni, la società e il mondo della politica. E iniziare così a lavorare per una classe dirigente rinnovata e competente, in ottica del necessario ricambio futuro”. Il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) commenta così il provvedimento che ha ottenuto disco verde da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana e nato in Commissione Affari Istituzionali, con gli opportuni emendamenti suggeriti delle opposizioni.
Il progetto è rivolto agli studenti delle quinte elementari e delle scuole medie. Ogni Comune redigerà un regolamento per disciplinare le elezioni. Al Consiglio dei Giovani è riconosciuta la prerogativa di presentare osservazioni e proposte da portare all’attenzione della giunta e dei consiglieri comunali in carica. Provvedimenti che potrebbero quindi anche confluire in atti amminsitrativi ufficiali.
“Conoscete il mio impegno, professionale prima e adesso anche politico, per le nuove generazioni. Sono convinto che, se in ogni Comune siciliano si saprà coltivare e far crescere questa sorta di incubatore socio-politico, allora la nostra società non potrà che trarne beneficio in termini di partecipazione e consapevolezza, dei problemi come delle soluzioni possibili e delle vie per ottenerle. Non c’è migliore lezione di educazione civica che il partecipare alle scelte amministrative, costruire e proporre idee nuove e funzionali ad un territorio che vuole guardare al futuro e non perpetuare sempre e solo vecchie logiche”, spiega convintamente Carlo Gilistro.
“Dobbiamo ascoltare anche i più giovani, ripartire da loro per cambiare la società e, perchè no, il mondo. Assurdo? No, è solo questione di iniziare a mettere in fila un passo dopo l’altro, nella direzione giusta. A cominciare dal primo passo: un loro coinvolgimento responsabile, attraverso questo nuovo strumento”, aggiunge l’esponente pentastellato che nei mesi scorsi aveva lanciato un primo cantiere di formazione politica e sociale con il solo contributo di ragazzi e ragazze. Era l’iniziativa “Figli delle Stelle”, in occasione della quale si sono confrontati studenti, giovani lavoratori e altrettanto giovani imprenditori in uno scambio di esperienze, visioni e richieste da cui era già emerso il preponderante bisogno di “dare spazio e respiro ai giovani che abbiamo colpevolmente relegato ai margini della società, abbandonandoli in una sorta di isolamento sociale che ha trovato nei telefonini e nel digitale unica consolazione, con risultati non proprio positivi”.
Politica, Siracusa
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